Cronaca

Cardinale Becciu rinuncia al Conclave: “Obbedisco a Papa Francesco”

Condannato a cinque anni e mezzo di carcere per frode, Becciu ha ufficializzato il ritiro a una settimana dall’apertura del Conclave. Un passo che allenta le tensioni tra i cardinali, alla vigilia di una scelta cruciale per il futuro della Chiesa.

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    Alla vigilia del Conclave che dovrà eleggere il nuovo Pontefice, il cardinale Giovanni Angelo Becciu ha annunciato ufficialmente la sua rinuncia a partecipare all’elezione papale. Una decisione maturata dopo settimane di tensioni interne e, soprattutto, dopo aver ricevuto due lettere personali firmate da Papa Francesco, che ne indicavano chiaramente l’inopportunità della presenza in Conclave.

    Obbedisco!

    “Ho deciso di obbedire, come ho sempre fatto, alla volontà del Santo Padre di non entrare in Conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza”, ha dichiarato Becciu in una nota diffusa questa mattina.
    Una rinuncia significativa, che contribuisce a rasserenare un clima già carico di tensioni tra i porporati chiamati, dal 7 maggio, a scegliere il successore di Bergoglio.

    Le lettere e il ruolo di Parolin

    Il passo indietro di Becciu non è arrivato all’improvviso.
    Già nei giorni scorsi, il cardinale sardo era stato raggiunto da due lettere riservate inviate da Papa Francesco: una datata 2023, l’altra dello scorso marzo, scritta durante il ricovero del Pontefice al Policlinico Gemelli. Entrambe confermavano la volontà del Papa che Becciu non prendesse parte al Conclave.

    Giovedì scorso, in un incontro riservato, il Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha mostrato personalmente i documenti a Becciu, spingendolo a una riflessione finale. Un pressing discreto ma deciso, che ha portato alla rinuncia ufficializzata oggi.

    Una parabola bruscamente interrotta

    Giovanni Angelo Becciu, 75 anni, è stato per anni uno degli uomini più potenti della Curia romana. Originario della Sardegna, ordinato sacerdote nel 1972, ha costruito una brillante carriera diplomatica servendo le rappresentanze pontificie in Africa, Oceania, Europa e America.
    Nunzio in Angola e a Cuba sotto i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, è stato poi nominato Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, incarico confermato anche da Francesco. Nel 2018, il Pontefice lo elevò alla dignità cardinalizia e lo pose a capo della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Coinvolto in uno scandalo finanziario

    Tuttavia, l’ascesa si è bruscamente interrotta nel 2020, quando Becciu venne coinvolto nello scandalo degli investimenti immobiliari a Londra.
    Nell’ambito dell’inchiesta, il cardinale fu privato da Francesco dei diritti e privilegi legati al cardinalato, pur mantenendo il titolo.
    Nel dicembre 2023, il tribunale penale vaticano – per la prima volta nella storia – ha condannato un cardinale: cinque anni e mezzo di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici per appropriazione indebita e frode.

    Si è professato innocente

    Becciu ha sempre professato la propria innocenza e ha avviato un iter di appello ancora in corso. Tuttavia, nei giorni scorsi aveva manifestato l’intenzione di partecipare comunque al Conclave come 136° elettore, rischiando di riaccendere divisioni già profonde nel Sacro Collegio.

    Il peso della sua assenza
    La decisione di farsi da parte ha un significato non solo simbolico.
    Senza Becciu in Conclave, si riducono i rischi di polemiche e sospetti sulla legittimità della futura elezione papale.
    In un momento in cui la Chiesa appare attraversata da diverse correnti interne – tra aperture e resistenze, riforme e nostalgie tradizionaliste – l’assenza di una figura ingombrante come quella di Becciu rappresenta un gesto di responsabilità atteso da molti cardinali.

    Una stagione chiusa
    Becciu, in passato, era stato sfiorato anche da altre polemiche. Durante il controverso processo australiano a carico del cardinale George Pell – poi assolto – il suo nome era circolato in relazione a presunti trasferimenti di fondi, indiscrezioni mai confermate ufficialmente e successivamente smentite dagli investigatori.

    Con questa rinuncia al Conclave, la parabola ecclesiastica di Giovanni Angelo Becciu sembra definitivamente chiudersi, lasciando spazio a una nuova fase nella vita della Chiesa.
    Una fase che si aprirà, dal 7 maggio, nel segreto della Cappella Sistina.

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