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Papa Leone XIV autografa una moto: finirà all’asta da Sotheby’s a Monaco per costruire una scuola in Madagascar

L’obiettivo è finanziare la realizzazione di una scuola per i bambini costretti a lavorare nelle miniere di mica. A portare la moto in Vaticano sono stati i “Jesus Bikers”, il movimento motociclistico tedesco che da anni unisce fede e solidarietà sulle due ruote.

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    Un pontefice in sella a una moto da 1.800 cc non si era ancora visto. E invece, a margine dell’udienza generale in piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha sorpreso tutti salendo su una Bmw R18 Transcontinental, la cruiser bavarese dal serbatoio candido e i parafanghi immacolati. Non per sostituire la più tradizionale papamobile, una Mercedes Classe G, ma per un gesto destinato a lasciare il segno: il pontefice ha autografato la motocicletta, che finirà all’asta da Sotheby’s a Monaco con finalità benefiche.

    L’iniziativa è promossa da Missio Austria, sezione austriaca delle Pontificie Opere Missionarie, con un obiettivo preciso: raccogliere fondi per costruire una scuola in Madagascar, destinata ai bambini costretti a lavorare nelle miniere di mica. Un minerale prezioso, utilizzato in cosmetica e nell’industria delle vernici, che spesso vede i più piccoli impegnati in condizioni disumane. «Vogliamo offrire loro una via d’uscita attraverso l’istruzione», hanno spiegato i responsabili della comunicazione dell’organizzazione.

    Il pontefice non si è limitato a firmare il serbatoio: ha benedetto la moto e si è lasciato fotografare in sella, regalando immagini destinate a diventare iconiche. Con il bianco della livrea a richiamare i colori papali, la R18 ha assunto per un momento un’aura simbolica, a metà tra potenza meccanica e messaggio evangelico.

    A consegnare la motocicletta in Vaticano sono stati i Jesus Bikers, un movimento motociclistico nato undici anni fa a Schaafheim, cittadina tedesca a quaranta chilometri da Francoforte. Fedeli appassionati di due ruote, percorrono da tempo migliaia di chilometri per raccogliere fondi a favore dei più svantaggiati. Questa volta il viaggio li ha portati fino a San Pietro, per affidare al Papa un gesto capace di unire la passione per le moto e la missione di solidarietà.

    L’asta da Sotheby’s, prevista nelle prossime settimane a Monaco di Baviera, diventa così l’ultimo tassello di un percorso che intreccia fede, motori e beneficenza. Un esempio concreto di come anche un simbolo di potenza e velocità possa trasformarsi in strumento di speranza.

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