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Anna Falchi divide il pubblico: «Il catcalling? Non ci trovo nulla di grave, fortunatamente continua a succedermi»

L’attrice e conduttrice, ospite di Caterina Balivo, ripercorre la carriera, rivela il sogno mancato di fare l’architetto e ribadisce la sua posizione sul catcalling, giudicata “non grave”.

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    Diritto di replica per Anna Falchi, ospite a La Volta Buona di Caterina Balivo. L’attrice e conduttrice ha affrontato senza esitazioni i temi più diversi, dai rimpianti personali alle soddisfazioni professionali, fino alle parole destinate a dividere l’opinione pubblica sul catcalling.

    «La mia volta buona? Quando ho deciso di prendere la mia valigia e partire per cercare di svoltare nella mia vita», racconta con tono deciso. Guardandosi indietro, ammette però una ferita ancora aperta: «Il mio rimpianto è quello di non aver proseguito con gli studi. Mi sarebbe piaciuto fare l’architetto». Uno sguardo al passato che diventa anche un giudizio sul presente: «I giovani d’oggi non hanno minimamente idea di cosa vogliono fare».

    Non poteva mancare un passaggio su Pippo Baudo, l’uomo che più di tutti ha segnato i suoi esordi. «Mi ha cambiato la vita», confessa Falchi. Con il trasferimento del conduttore a Mediaset, lei riceve l’opportunità di guidare Luna Park, un vero trampolino che la porta poi al cinema. Una parentesi breve, perché decide di rinunciare al programma, cedendo il posto a Carlo Conti. «Hanno fatto bene», riconosce, aggiungendo che proprio Conti, oggi, rappresenta per lei il degno successore di Baudo: «Si parla di chi potrebbe essere il nuovo Pippo Baudo. Non si può paragonare la tv di una volta a quella di oggi, però lui potrebbe davvero proseguire».

    Poi arriva il momento clou, quello che la Balivo non poteva evitare: la polemica sul catcalling. Falchi non indietreggia, anzi ribadisce: «Catcalling? Quando ti fischiano per farti un complimento, come si faceva una volta, a me non dà fastidio». E rincara: «Non ci trovo nulla di grave. Così finiamo per sopprimere quella cosa che hanno alcuni uomini. Ci lamentiamo che non ci sono più i maschi, ma quella è una cosa da maschio».

    La conduttrice prova a incalzarla: «Non pensi che sia una molestia?». La risposta è secca: «No. Mi è sempre successo e, fortunatamente, continua a succedermi. Sono anche un po’ dalla parte degli uomini». Una presa di posizione che, mentre il pubblico si divide, conferma una volta di più l’indole senza filtri di Anna Falchi.

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