Gossip
Clizia Incorvaia rompe il silenzio sulla causa con Francesco Sarcina: “Nessun accordo sulle foto di nostra figlia”
Ospite a La Volta Buona, l’influencer ha raccontato la sua verità sul contenzioso con l’ex marito. Al centro della disputa, la pubblicazione delle immagini della loro bambina, Nina.
Clizia Incorvaia torna a parlare apertamente della battaglia legale che la vede contrapposta all’ex marito, Francesco Sarcina, frontman delle Vibrazioni. L’influencer, che nel 2015 ha avuto la figlia Nina dalla relazione con il cantante, è stata denunciata per l’eccessiva esposizione della bambina sui social. Un tema delicato, che mercoledì 10 settembre è approdato nel salotto di Caterina Balivo, durante la trasmissione La Volta Buona su Rai 1.
Seduta di fronte alla conduttrice, Incorvaia ha ricostruito la sua versione dei fatti, visibilmente emozionata: «Quando ho cominciato a lavorare come mamma influencer, fu proprio lui a incoraggiarmi. È stato Francesco a portarmi in agenzia, e in quel periodo pubblicavo già foto di Nina senza che ci fossero obiezioni». Poi la precisazione: «Non esiste alcun documento che vieti la condivisione delle immagini di nostra figlia».
La denuncia di Sarcina
Secondo quanto riportato negli atti giudiziari, il cantante avrebbe deciso di procedere legalmente contro l’ex compagna accusandola di un’eccessiva esposizione della bambina. Un passo che avrebbe incrinato ulteriormente rapporti già segnati da un addio doloroso, reso pubblico nel 2019.
Clizia, però, respinge con decisione le accuse: «Non mi ha mai avvisata né imposto limiti chiari. È una questione che non avremmo mai dovuto portare in tribunale, eppure ci siamo arrivati». La battaglia legale, infatti, non è ancora conclusa: «Stiamo aspettando l’udienza. Purtroppo il capitolo non è chiuso».
Una nuova strategia social
In attesa della decisione dei giudici, l’influencer ha deciso di modificare il proprio approccio online. Da qualche tempo, infatti, le immagini della figlia appaiono sempre più di rado e, quando compaiono, lo fanno con accorgimenti precisi: «Mostro Nina solo di spalle o in modo che non sia riconoscibile. Non voglio escluderla dalla mia vita, ma allo stesso tempo rispetto la sua privacy».
Un equilibrio difficile, che tocca un tema molto discusso: quello dei figli dei personaggi pubblici e della loro tutela digitale. Molti esperti, negli ultimi anni, hanno lanciato l’allarme sul cosiddetto “sharenting”, ovvero la condivisione costante di contenuti riguardanti i minori, che può comportare rischi di sicurezza e identità digitale.
Un caso che divide
La vicenda ha diviso l’opinione pubblica. Da un lato, chi sostiene la libertà di una madre di raccontare la propria quotidianità, dall’altro chi invoca maggiore cautela quando si tratta di bambini. La stessa Incorvaia ha sottolineato il peso delle critiche ricevute: «Non è facile vivere questa esposizione mediatica quando ci sono di mezzo i figli. Ho scelto di proteggere Nina, ma voglio anche che sappia che è parte della mia storia e del mio lavoro».
Una ferita ancora aperta
Il contenzioso tra i due ex coniugi, dunque, resta aperto. E l’intervista a La Volta Buona segna solo una nuova tappa di un percorso che si preannuncia lungo e complesso. Nel frattempo, Clizia guarda avanti: «Spero che alla fine prevalga il buon senso e che si riesca a trovare un accordo, pensando solo al bene di nostra figlia».
Un auspicio che, a giudicare dal clima di tensione, non sarà facile realizzare. Ma che resta l’unica strada possibile per riportare serenità in una vicenda che, al di là dei riflettori e dei social, coinvolge la vita di una bambina.