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Elettra Lamborghini: «Il matrimonio è una cosa seria, come il lavoro. Bisogna rispettare i soldi, dare valore alle cose»

«Ho due palle così, sono rigida e strutturata. Papà e mamma mi hanno lasciato libera, io sarei una madre severa. Credo nella famiglia e nei no che ti formano». Dal ritorno alla musica latina al ruolo di giudice, fino al rapporto con Afrojack.

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    Da bambina sognava di fare la veterinaria o la psicologa. Invece Elettra Lamborghini, 31 anni, è diventata cantante, showgirl e conduttrice, portando con disinvoltura un cognome che «parla prima di me». Ha calcato il palco di Sanremo da concorrente e da co-conduttrice, lanciato tormentoni come Pistolero, indossato tutine che lasciavano poco all’immaginazione. Ora si divide tra televisione e musica, con un ritorno dichiarato al reggaeton in spagnolo.

    Dal 5 settembre siederà accanto a Mara Maionchi, Alessandro Cattelan e Frank Matano come giudice di Italia’s Got Talent, condotto su Disney+ da Aurora e Fru dei The Jackal. Dall’autunno sarà il volto di Rai2: condurrà Boss in incognito e il reality The unknown — Fino all’ultimo bivio. «La Rai mi ha dato una grande responsabilità, ma mi diverte tanto e mi sento a casa», dice.

    Nell’intervista a Silvia Fumarola per la Repubblica, Elettra sottolinea quanto contino i valori che si porta dietro da sempre. «Ho due palle così, sono strutturata e molto rigida. Papà e mamma mi hanno lasciato libera, io sarei una madre severa. A parte l’adolescenza, sono all’antica: credo nei valori. Vorrei un figlio con il mio carattere».

    E ancora: «Il matrimonio è una cosa seria, come il lavoro. Bisogna rispettare i soldi. Va dato valore alle cose, non sminuirle. Vale anche per i dolori». Con Afrojack, il marito dj, dice di aver trovato l’equilibrio: «È una persona calma, si fa scivolare le cose addosso. Io, invece, ripenso a tutto. Sono vecchio stile: la famiglia conta, il marito è uno».

    Non manca l’autocritica. Sul dimagrimento, molto commentato sui social, spiega: «Prima ero grassa, adesso troppo magra. Sto bene. È questione di disciplina: ci ho messo un anno e mezzo. Come ho fatto? Ho chiuso la bocca e mi sono allenata. Faccio la mia porca figura».

    E poi la musica. Ha firmato con Universal Messico per ripartire dall’America Latina: «Ho iniziato col reggaeton e voglio puntare a Miami. In Italia quest’estate sono uscite tante canzoni che non erano hit, tutte uguali. Io voglio fare le cose che mi rendono felice».

    Scherzosa in pubblico, concreta in privato: «Ho imparato ad accettare i no e i momenti difficili come una sfida. È quello che ti forma davvero».

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