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Gassmann snobba Tony Effe e poi ci ripensa: “Come siamo arrivati a questo?” Ma intanto Tony riempie il Circo Massimo

Alessandro Gassmann ironizza sul look di Tony Effe, ma il web non ci sta: “E la libertà dove la metti?” – Dopo la pioggia di commenti, l’attore riflette pubblicamente: “Prometto che prima di parlare, penserò meglio. Più di quanto abbia fatto finora”

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    “Mi spiegate come si è arrivati a questo?”. Alessandro Gassmann non ha bisogno di aggiungere altro per scatenare la polemica. Il bersaglio, più o meno esplicito, è Tony Effe, il rapper romano dal look discutibile e dal curriculum costellato di polemiche: inviti revocati, gioielli da capogiro, concerti faticosi da riempire. Eppure, anche questa volta, è riuscito a far parlare di sé.

    Gassmann ha postato su Threads una foto dell’artista accompagnata da una domanda retorica, tanto sprezzante quanto virale. Il riferimento è al look sopra le righe del rapper, quello stesso stile che gli è valso accuse e critiche ma anche una fetta di popolarità. La stessa che ora lo porterà al Circo Massimo per un concerto che, a fatica, ma sta prendendo forma.

    Sotto al post dell’attore, inevitabile il fuoco incrociato: “E non eri tu quello progressista?”, “Difendi tutte le libertà, ma non quella di vestirsi da trapper?”, “Sembri tuo padre quando prendeva in giro i giovani di allora”. Gassmann, colpito (forse) dalla portata virale del post, ha fatto marcia indietro. O quasi. Qualche giorno dopo, un nuovo messaggio: “Scrivo qualcosa su questo social e, con gioia, scopro che è stato più letto di un articolo del giornale più letto del Paese. Questo mi fa riflettere sulla responsabilità che un personaggio pubblico come me deve sempre ricordare di avere. Prometto che rifletterò tanto prima di esprimermi, più di quanto abbia fatto fino ad oggi”.

    Un’ammissione d’errore? Un messaggio in bottiglia? Non è dato sapere. Intanto, mentre Gassmann cita il cambiamento climatico, il Pride in Ungheria e la memoria del padre Vittorio, Tony Effe si gode il suo momento. Discutibile? Forse. Ma con un seguito che, a dispetto delle critiche, riempie piazze e fa girare i social. E questo, nel 2025, è più che sufficiente per bucare lo schermo. Anche senza il consenso di Alessandro.

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