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IBAN alla mano, ecco il nuovo, penoso capitolo della telenovela Nara-Icardi

La guerra social tra Wanda Nara e Mauro Icardi raggiunge un nuovo, bassissimo livello. Dopo l’accusa di furto e la pubblicazione dello screen del conto bancario della showgirl, Wanda passa al contrattacco: denuncia per diffamazione e trattamento illecito di dati personali. E parte anche la richiesta di risarcimento.

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    La guerra social dei “nuovi Roses”, quella tra Wanda Nara e Mauro Icardi, raggiunge un nuovo bassissimo livello. Dopo l’accusa di furto e la pubblicazione dello screen del conto bancario della showgirl, Wanda passa al contrattacco: denuncia per diffamazione e trattamento illecito di dati personali. E parte anche la richiesta di risarcimento.

    Altro che soap argentina

    Quella tra loro è una guerra social continua, in cui ogni post è una bomba e ogni storia Instagram è una diffida in potenza. L’ultimo round? Pesantissimo. Ieri Icardi ha pubblicato lo screen del conto bancario di Wanda, accusandola pubblicamente di avergli “rubato 7 milioni di euro”. E come se non bastasse, ha condito il tutto con insinuazioni velenose sulla nuova compagna, su gelosie, invidie, truffe e avvocati “sospetti”.

    Wanda passa al contrattacco (con l’avvocato Di Carlo al fianco)

    Ma stavolta Wanda non si limita a rispondere con un selfie in lingerie e una frase criptica. No, parte con i missili legali. Il suo avvocato, Giuseppe Di Carlo, ha annunciato una denuncia/querela “per trattamento illecito di dati personali e diffamazione”, dopo la pubblicazione arbitraria di dati sensibili a mezzo social. E annuncia anche una causa civile per ottenere il risarcimento dei danni: reputazionali, patrimoniali, morali e – conoscendo Wanda – anche estetici.

    Quando il dramma diventa trash… e il trash materiale per il tribunale

    Icardi, dal canto suo, non ha mostrato segni di pentimento. Anzi, rilancia: “La situazione si sta ribaltando”, scrive in una IG story, mentre mostra il conto in banca dell’ex e la accusa di frode. Dice di aver trovato “prove” e lancia il sospetto che Wanda abbia chiesto di sequestrargli il cellulare per zittirlo. Peccato che “il telefono mi è stato restituito, non gli è servito a niente”, conclude trionfante, dimenticando che il reato di diffusione illecita di dati sensibili è roba seria.

    Chi vince in questa squallida pantomima?

    In un mondo normale, le questioni di cuore si risolvono in privato. In quello di Wanda e Mauro, invece, finiscono nelle stories, nei post e poi – inevitabilmente – nei tribunali. Il pubblico intanto si divide tra #TeamWanda e #TeamIcardi, ma una cosa è certa: questa vicenda ha ormai travalicato i limiti del gossip per trasformarsi in un caso legale internazionale con protagonisti un calciatore in fase calante e una showgirl che non ha mai mollato il centro della scena.

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