Gossip
Rocío Muñoz Morales rompe il silenzio: “Sto bene, sono serena”. Ma lo scandalo Bova-Ceretti è già in Procura
L’attrice glissa sul caso che l’ha travolta: audio rubati, ricatti e una crisi diventata materia d’indagine. La vicenda, partita come gossip estivo, ora rischia di finire davanti ai giudici.
«Sto bene, sono serena, sono tranquilla. Perché, non si vede?». Rocío Muñoz Morales lo dice con un sorriso al termine della conferenza stampa del Filming Italy Venice Award, evento collaterale della Mostra del Cinema. Nessun accenno diretto, però, allo scandalo che l’ha trasformata, suo malgrado, nella protagonista di uno dei casi più spinosi dell’estate italiana.
Dietro quella calma ostentata, infatti, si agita una tempesta. L’attrice ed ex compagna di Raoul Bova, madre delle sue due figlie, è finita dentro un intreccio torbido fatto di messaggi anonimi, audio registrati di nascosto e minacce velate. Tutto comincia con un avvertimento recapitato sul cellulare di Bova: la promessa che conversazioni intime con Martina Ceretti, modella e influencer 23enne, sarebbero presto diventate pubbliche. Nessuna richiesta diretta, nessuna cifra nera da versare: ma l’ombra del ricatto era chiara.
Il silenzio dell’attore non basta. Il 21 luglio gli audio compaiono nel podcast Falsissimo di Fabrizio Corona. Un’uscita che non fa soltanto rumore mediatico: spinge la Procura di Roma ad aprire un fascicolo per tentata estorsione.
Il risultato? Una storia che partiva come il classico pettegolezzo da rotocalco — l’ennesima crisi di coppia sotto l’ombrellone — oggi ha contorni molto più pesanti. Tribunale, indagini, intercettazioni. Una vicenda che rischia di diventare un caso giudiziario a tutti gli effetti.
E intanto, mentre i microfoni cercano dichiarazioni, Rocío sorride e ripete: «Sto bene». Ma il sipario, stavolta, non cala così facilmente.