Speciale Grande Fratello

“Io, Ivana, nata in un corpo che non sentivo mio”: la storia di coraggio della concorrente siciliana del GF

La concorrente siciliana ha confidato a Giulia e Grazia il lungo percorso di transizione e la forza con cui ha affrontato i pregiudizi della famiglia e della società. “Il giudice mi ha bocciato due volte la richiesta per cambiare sesso, ma non ho mai smesso di credere in me. Sono una donna grazie a mia madre, che è andata contro tutti pur di starmi accanto”.

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    C’è una storia di coraggio, dolore e rinascita dietro il sorriso di Ivana Castorina, la concorrente siciliana che ha emozionato tutti raccontando il proprio percorso di transizione. In un momento di confidenza con Giulia e Grazia, Ivana ha rivelato il peso di un’infanzia segnata da un profondo senso di disagio. “Fin da piccola sentivo di non appartenere al mio corpo. Mettevo i teli in testa per simulare i capelli lunghi e giocavo con le Barbie. Sognavo di svegliarmi diversa, di vedermi per come mi sentivo dentro”.

    La sua liberazione è arrivata a 18 anni, l’età che per molti segna l’inizio dell’indipendenza, ma che per lei significava ben altro: “I ragazzi aspettano i 18 anni per la patente o per diplomarsi. Io li aspettavo per essere libera”. Quel giorno, a tavola con sua madre, tutto è cambiato: “Lei mi ha guardata e mi ha detto: ‘Mi sa che dobbiamo parlare’. Io sono scoppiata. Le ho detto che avevo un disagio, che mi sentivo sola e non accettata. Poi sono corsa in camera a fare la valigia. Le ho gridato: ‘Questa è l’ultima volta che mi vedi’. E lei, ferma sulla porta, mi ha detto: ‘Magari è un momento, e se cambi idea?’. Allora ho risposto: ‘Io non cambierò mai idea, perché tuo figlio non è mai esistito’”.

    Da quel momento, la madre ha scelto di esserle accanto. “Mi ha detto: ‘Dammi il tuo dolore, ci penso io a te’. È andata contro tutta la famiglia. Per me è la donna più forte del mondo”.

    Il cammino verso la transizione non è stato facile. “Il giudice mi ha bocciato due volte la richiesta perché mi sono presentata in camicia e con la coda di cavallo. Mi ha detto: ‘Sei troppo maschietto, non credo tu sia davvero sicura’. Ma non ho mollato. Gli interventi sono stati lunghi e complicati, sono mancata un mese da casa, e mia madre era sempre lì”.

    Oggi Ivana si sente finalmente in pace. “Non volevo essere iper femminile, volevo solo essere me stessa. Sono quella che sono grazie a mia madre — e a mia bisnonna, che mi disse che lo aveva sempre capito. È anche grazie a loro se oggi posso guardarmi allo specchio e dire: sì, sono felice”.

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