Speciale Temptation Island
Ultimo tango a Zagarolo, proposte di nozze e gelosie da stadio: le anticipazioni infuocate delle ultime tre puntate di “Temptation Island”
Il gran finale si avvicina e le coppie rimaste nel villaggio del peccato dovranno affrontare falò incandescenti, verità scomode e un paio di clamorose sorprese. La verità? Niente è come sembra. E tutto brucia, ma lentamente.
Appassionati di corna estive, teli da mare e drammi sentimentali sotto le stelle, il momento è arrivato: “Temptation Island” entra nel suo rettilineo finale. Mancano solo tre serate alla fine del programma e i superstiti del resort delle tentazioni sono pronti a giocarsi tutto. Mentre le cicale gracchiano e Filippo Bisciglia si lucida le corde vocali per la solita frase da apostolo dell’amore (“il falò di confronto definitivo”), i cuori tremano, le ginocchia cedono e le scelte si fanno irreversibili. O almeno così sembra.
Il primo a capitolare è lui, Antonio detto Forrest Gump, per via di quella corsetta disperata che resterà negli annali del trash balneare: cinque chilometri di rincorsa per impedire alla fidanzata Valentina di andare allo stadio con un tentatore. La tragedia si è consumata sulla sabbia: Antonio a torso nudo, posseduto da uno spirito tra il Gladiatore e Ciro di “Gomorra”, corre verso il nulla per fermare il single Francesco. Risultato? Una contrattura, un’agonia respiratoria e l’umiliazione di tornare indietro con la coda tra le gambe.
Eppure, l’uomo ha un piano: chiede il falò di confronto. Ma non per fare scenate. No. Per inginocchiarsi – metaforicamente e non – e chiedere a Valentina di sposarlo. Sì, Antonio il geloso, l’incontrollabile, l’uomo che ha fatto partire un SOS all’Italia intera per una tribuna al Maradona, si presenta al tronco con l’anello in mano. Lei, incredibilmente, dice sì. Forse per pietà, forse per amore, forse perché il contratto lo prevede, ma accetta. E il programma si trasforma, per un istante, in una fiction di Rai1.
Ma se Antonio gioca la carta del lieto fine, Valerio preferisce il colpo di scena da triangolo romano. Arrivato al villaggio con Sarah, la fidanzata con cui condivide casa e vita a Zagarolo, finisce per perdere la testa per Ary, la tentatrice dagli occhi profondi e la fede calcistica laziale. I due si conoscono tra un caffè e un “forza Lazio”, si ritrovano a parlare di sogni e futuro, poi a toccarsi le mani, poi a… E basta così, che il pubblico è sveglio e il montaggio pure. Fatto sta che Valerio tradisce Sarah. E, colpo di classe, non si nasconde.
Diversamente dal terrapiattista Simone, che aveva cercato di negare l’evidenza fino all’ultimo fotogramma, Valerio prende la via più onesta: chiede lui di vedere Sarah. Ha bisogno di dirle tutto, faccia a faccia, senza scuse né alibi. È un momento vero, uno di quelli che fanno dimenticare per un attimo che sei dentro un programma con tende bianche, braccialetti e musica di pianoforte. Valerio, il più insospettabile dei concorrenti, ammette che con Ary sta bene, che non è un gioco, che non è una ripicca. E che si è perso, sì, ma forse per ritrovarsi.
Sarah, dal canto suo, accetta di incontrarlo. Il falò tra i due è un terremoto emotivo. Da una parte il rimpianto di un amore che sembrava saldo, dall’altra il dubbio lancinante: può un flirt diventare un’alternativa reale a una relazione vera? Sarah guarda Valerio come se non lo riconoscesse più. Lui abbassa lo sguardo, poi lo rialza, e dice la verità. A modo suo. Ma la dice.
E mentre le storie si consumano nel buio della notte sarda, con le candele accese e Bisciglia che veglia come un parroco postmoderno, il pubblico aspetta gli ultimi verdetti. Perché il bello – o il brutto – è che qui nulla è certo. I sì possono diventare no in dieci secondi, e le rotture possono finire in una notte d’amore fuori camera. Il “viaggio nei sentimenti” – come lo chiamano loro – è una centrifuga dove l’unica certezza è che qualcuno, alla fine, rimane con i pop corn in mano e un’espressione tra il perplesso e il divertito.
Quindi, occhi incollati allo schermo. C’è ancora tempo per piangere, ridere, e gridare: «No, dai, questo no!» mentre Antonio si tocca il ginocchio, Valerio cita l’inno della Lazio e Ary sorride di lato come se sapesse già tutto. Le spiagge stanno per svuotarsi. Ma prima, bisogna bruciare tutto. Con stile.