Cucina

Gỏi cuốn, gli involtini vietnamiti freschi: leggerezza, storia e sapori dal Sud-Est asiatico

Un piatto iconico della cucina vietnamita, diventato simbolo di freschezza e tradizione: gli involtini di carta di riso con gamberi, verdure ed erbe aromatiche.

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    I gỏi cuốn, conosciuti in Italia come involtini vietnamiti freschi, sono uno dei piatti più rappresentativi del Vietnam, soprattutto delle regioni del sud come Saigon (oggi Ho Chi Minh City). Molto diversi dagli involtini fritti cinesi o dai celebri nem rán vietnamiti, i gỏi cuốn si presentano come rotoli leggeri e traslucidi, preparati con carta di riso e un ripieno fresco di gamberi, erbe aromatiche, vermicelli di riso e verdure crude.
    Sono consumati tutto l’anno come antipasto o street food, perché freschi, veloci da preparare e perfetti nei climi caldi e umidi del Sud-Est asiatico.

    La loro origine non è attribuita a un periodo preciso, ma la diffusione della carta di riso in Vietnam risale almeno al XVIII secolo, quando diventò un ingrediente chiave nella cucina del Sud del Paese. I gỏi cuốn erano inizialmente un piatto domestico, servito nelle famiglie contadine come pasto leggero. Oggi sono considerati un vero patrimonio culinario, tanto da essere inclusi nelle liste dei migliori piatti al mondo secondo diverse riviste gastronomiche internazionali (come CNN Travel, che li ha più volte inseriti nella sua top 50).

    Ingredienti per circa 10 involtini

    Procedimento

    1. Cuocere i vermicelli di riso.
      Lessarli per 3–4 minuti in acqua bollente, scolare e raffreddare sotto acqua fredda.
    2. Preparare le verdure.
      Tagliare carota e cetriolo a julienne sottili. Lavare e asciugare bene lattuga ed erbe aromatiche.
    3. Preparare i gamberi.
      Se non già cotti, sbollentarli per pochi minuti e tagliarli a metà nel senso della lunghezza: questo trucco permette di avere più gamberi per involtino e un aspetto scenografico.
    4. Ammorbidire la carta di riso.
      Riempire un piatto fondo con acqua tiepida. Immergere un foglio di carta di riso per 3–4 secondi (non di più: si ammorbidirà da sola mentre la farcite).
    5. Farcire gli involtini.
      Posizionare il foglio su un tagliere:
      • mettere prima una foglia di lattuga,
      • poi un piccolo mazzetto di vermicelli,
      • carota, cetriolo, erbe,
      • infine i gamberi con la parte curva rivolta verso l’alto.
    6. Chiudere i gỏi cuốn.
      Ripiegare i lati verso l’interno, poi arrotolare dal basso verso l’alto tenendo il ripieno compatto.
      La carta di riso appiccica naturalmente e sigilla perfettamente.
    7. Servire immediatamente.
      I gỏi cuốn vanno mangiati freschi e accompagnati dalla salsa hoisin–arachidi o dalla nuoc cham.

    Origini e significato culturale

    Il termine gỏi cuốn si traduce approssimativamente con “involtini di insalata”. In alcune zone del Sud del Vietnam sono chiamati anche summer rolls o fresh spring rolls, denominazioni poi adattate nei paesi occidentali.

    Nella tradizione vietnamita, il cibo fresco e ricco di erbe ha un ruolo fondamentale nel bilanciamento dei sapori e nella filosofia culinaria dei “cinque elementi”: fresco, croccante, morbido, dolce e salato.
    I gỏi cuốn rappresentano perfettamente questo equilibrio, ed è per questo che sono apprezzati sia come pasto leggero sia come cibo conviviale da preparare insieme a famiglia e amici.

    Negli ultimi vent’anni, con l’espansione della cucina vietnamita all’estero, questi involtini sono diventati popolari in Europa e negli Stati Uniti grazie alla loro leggerezza e al fatto che non sono fritti, quindi più salutari rispetto ad altri street food asiatici.

    Un’esplosione di freschezza che conquista tutti

    Semplici da fare, belli da vedere e incredibilmente versatili, gli involtini vietnamiti sono la prova che una cucina antica può parlare al gusto contemporaneo.
    Perfetti come antipasto, ideali per un pranzo leggero o una cena d’estate, portano in tavola un pezzo di Vietnam: profumi di menta, croccantezza di verdure, morbidezza dei vermicelli e la dolcezza dei gamberi.

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