Cinema
Bruce Willis, condizioni sempre più gravi: l’attore è prigioniero del silenzio e dell’immobilità
La star di “Die Hard” combatte contro una forma rara e aggressiva di demenza
Le condizioni dell’attore americano, oggi 69enne, si aggravano: non riesce più a parlare né a muoversi. La famiglia resta unita nel dolore, ma non perde la speranza
Un’icona del cinema d’azione che ora affronta una delle sue battaglie più difficili, fuori dal set. Le condizioni di Bruce Willis, uno degli attori più amati degli ultimi quarant’anni, continuano a peggiorare a causa della demenza frontotemporale, diagnosticata ufficialmente nel 2023 ma preceduta da sintomi di afasia già nel 2022. Secondo fonti vicine alla famiglia, oggi l’attore non sarebbe più in grado di parlare, leggere o muoversi autonomamente.
Classe 1955, Willis è stato un volto amatissimo prima in TV, grazie al ruolo ironico e brillante in Moonlighting (in Italia Moonlighting – Agenzia Blue Moon), poi sul grande schermo con l’indimenticabile John McClane nella saga Die Hard. Un successo planetario consolidato da film cult come Pulp Fiction, Il sesto senso, La morte ti fa bella, L’esercito delle 12 scimmie e tanti altri. Nel 2006 ha ricevuto la stella sulla Walk of Fame di Hollywood, consacrandolo tra le leggende del cinema.
La notizia della sua malattia ha colpito profondamente i fan e l’intera comunità hollywoodiana. La famiglia allargata di Willis, composta dalla moglie Emma Heming, dall’ex compagna Demi Moore e dai cinque figli, ha mostrato in questi mesi un fronte unito, scegliendo di comunicare con trasparenza ma anche con discrezione. A ottobre 2023 e ad aprile 2024 avevano condiviso note rassicuranti parlando di una “condizione stabile” e della “forza della famiglia” nel sostenerlo.
Tuttavia, le recenti indiscrezioni raccontano un quadro clinico più complesso. La demenza frontotemporale – spesso indicata anche come malattia di Pick – è una patologia neurodegenerativa che colpisce precocemente, tra i 50 e i 65 anni, causando un deterioramento delle funzioni cognitive, in particolare linguaggio, personalità e movimento. Non esiste una cura risolutiva: si tratta di un processo progressivo che compromette profondamente l’autonomia e la comunicazione.
Nonostante il dolore, la famiglia continua a mantenere viva la dignità e l’eredità artistica dell’attore. Emma Heming, in particolare, ha spesso sottolineato quanto la consapevolezza e l’amore dei propri cari siano strumenti essenziali per affrontare una malattia così devastante. I fan di tutto il mondo si stringono nel ricordo dei suoi ruoli leggendari, sperando che il tempo possa almeno garantire a Bruce serenità e affetto in questa fase della vita.