Personaggi e interviste
Bianca Balti e la lotta contro il sistema sanitario: “I malati vengono abbandonati”
La modella italiana denuncia sui social le difficoltà nel reperire le medicine salva-vita per la sua cura oncologica. Un problema che coinvolge migliaia di pazienti e che ha già visto altri volti noti esporsi pubblicamente.
Bianca Balti non ci sta. L’icona della moda italiana che ha sempre affrontato le sfide della vita con determinazione, scende in campo contro il sistema sanitario. Sistema che, secondo lei, abbandona i malati oncologici. Dopo un lungo percorso di cure per il cancro alle ovaie, la modella ha annunciato di essere finalmente in remissione. Tuttavia, il problema non è finito. Sui social ha sfogato tutta la sua rabbia, lamentando la difficoltà nel reperire le medicine salva-vita necessarie per la sua terapia.“Sono una paziente oncologica. Le medicine che sto aspettando non sono un optional, sono salva-vita”, ha scritto taggando una catena di farmacie e una compagnia assicurativa. La mancanza di farmaci sta compromettendo anche la sua attività lavorativa. “Ho una carriera, una vita e delle responsabilità. Devo viaggiare per lavoro, ma non posso farlo in sicurezza senza le pillole che voi state trattenendo”, ha denunciato.
Un problema che colpisce molti pazienti
Quello di Bianca Balti non è un caso isolato. Negli Stati Uniti, dove vive, il sistema sanitario privato spesso crea ostacoli nell’accesso alle cure, soprattutto per chi necessita di trattamenti specifici e costosi. In passato, altre personalità pubbliche hanno denunciato le difficoltà di chi si trova a combattere contro il cancro e altre malattie gravi. Selena Gomez, per esempio, ha raccontato il suo calvario per ottenere le cure adeguate dopo il trapianto di rene dovuto al lupus. Anche Shannen Doherty, l’attrice di Beverly Hills 90210, ha più volte evidenziato le barriere burocratiche e le difficoltà economiche che i pazienti oncologici devono affrontare per accedere alle cure.
Balti a parte serve un cambiamento radicale
Bianca Balti, con il suo sfogo, porta alla luce un tema che riguarda milioni di persone nel mondo. L’accesso ai farmaci essenziali non dovrebbe essere una lotta, ma un diritto garantito. Le sue parole sono un grido d’allarme: quanto è davvero efficiente il sistema sanitario? Quante persone, ogni giorno, non riescono a ottenere i farmaci di cui hanno bisogno? Cresce forte il coro trasversale di pazienti che chiedono più trasparenza, meno ostacoli burocratici e una gestione più equa delle risorse sanitarie.