Personaggi e interviste

Influencer in fuga. Andrea Pinna, da Pechino Express alle borse tarocche: 45 donne gabbate e 25mila euro evaporati

Dalle chat “Oche Spennate” alle sparizioni strategiche, la parabola di Pinna sembra scritta da uno sceneggiatore di dark comedy: promesse di Chanel e Gucci, soldi incassati e solo silenzi in cambio. Ora le vittime parlano di truffa e il web lo cerca invano.

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    Un tempo Andrea Pinna faceva ridere il web e trionfava a Pechino Express. Oggi fa piangere le sue ex fan. Perché, stando alle accuse, l’influencer avrebbe trasformato la sua popolarità in un minimarket di lusso… fasullo. Il metodo? Chat segrete su WhatsApp e Telegram dal nome già premonitore, “Oche Spennate”, dove proponeva borse e gioielli griffati a prezzi da saldo di fine mondo.

    Le clienti – donne tra i trenta e i sessant’anni – credevano di aver trovato il colpaccio: Chanel a metà prezzo, Gucci a un terzo del valore, qualche Cartier “con un piccolo difetto”. La realtà era meno glamour: pacchi con paccottiglia di dubbio gusto o, nella migliore delle ipotesi, il vuoto cosmico.

    Quando le prime “oche” hanno iniziato a starnazzare, Pinna ha sfoderato una collezione di scuse da manuale: problemi di salute, ricoveri lampo, persino hacker misteriosi pronti a cancellare commenti e messaggi sgraditi dai suoi profili. Nel frattempo, i pagamenti arrivavano puntuali: bonifici e PayPal “amici e parenti”, cioè la modalità preferita da chi non vuole rimborsare nessuno.

    Poi il colpo di teatro: sparito dai radar. Niente Instagram, niente risposte alle chat, telefoni muti. Dalle note vocali rimaste in circolazione, il tono è quasi da commedia tragica: «Io non ho soldi, non possiedo nulla… Se continuo a lavorare magari vi restituisco qualcosa». Tradotto: meglio non trattenere il fiato.

    Perfino un fornitore cinese che avrebbe collaborato con lui si sarebbe detto ingannato e pronto a chiudere ogni rapporto. Nel frattempo, le ex clienti organizzano raccolte di prove, chat salvate e screenshot, mentre il web si divide tra chi si indigna e chi ride amaro: dalle frasi geniali agli scontrini fantasma, la parabola di Pinna sembra una black comedy in tempo reale.

    Ad oggi, dell’influencer non c’è traccia. Solo borse finte, 25mila euro che ballano e un insegnamento non richiesto: se la chat si chiama “Oche Spennate”, forse conviene drizzare le antenne prima di aprire il portafoglio.

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