Televisione
Che noia questa Isola dei Famosi: ritiri, ascolti in calo e un cast fragile. Che sia ora di chiudere?
Un’edizione del reality nata tra le difficoltà e che rischia di concludersi nel silenzio generale. La stagione 2025 de L’Isola dei Famosi si sta rivelando una delle più critiche nella storia del reality Mediaset: ascolti in picchiata, cast instabile, ritiri a raffica e una crescente disaffezione del pubblico stanno mettendo seriamente in discussione la sopravvivenza stessa del format.
In appena tre settimane di programmazione, sette naufraghi hanno già abbandonato il gioco. Una fuga senza precedenti, che ha costretto la produzione a rivedere continuamente la narrazione e a colmare buchi in scaletta con forzature, rimandi e collegamenti d’emergenza. Ma il problema va oltre il singolo ritiro: a mancare sembra essere la struttura portante dell’intero programma, indebolita da un mix letale di scelte editoriali discutibili e risorse sempre più limitate.
Cast traballante, motivazioni deboli
Uno dei principali nodi riguarda la selezione dei concorrenti. Le personalità forti, capaci di catalizzare l’attenzione e generare dinamiche interessanti, sembrano ormai un lontano ricordo. Al loro posto, volti semi-sconosciuti, influencer di seconda scelta o ex partecipanti ad altri reality, spesso poco motivati e visibilmente impreparati all’impatto fisico e psicologico dell’esperienza.
Senza penali si abbandona che è un piacere
Complice anche la fine delle penali previste per chi abbandona, molti concorrenti scelgono oggi di ritirarsi senza gravi conseguenze. Se in passato la prospettiva di dover pagare fino a 100mila euro era un deterrente forte, oggi chi lascia l’Honduras rinuncia semplicemente al cachet – già di per sé ridotto – e perde l’opportunità di apparire in studio. Un compromesso che, per molti, vale la pena accettare.
Compensi ridotti
La crisi del programma si riflette anche nel budget. Secondo alcune indiscrezioni, i cachet sarebbero nettamente inferiori rispetto alle edizioni passate. Basti pensare che Marco Mazzoli, vincitore nel 2023, dichiarò di aver percepito 6.000 euro lordi a settimana, una cifra modesta se paragonata agli ingaggi a sei zeri di un tempo. E con l’ulteriore taglio delle spese, è sempre più difficile attrarre personaggi realmente rilevanti per il pubblico generalista.
Mediaset sta riflettendo
Questa riduzione degli investimenti sembra dettata da un calo di fiducia da parte della rete, che starebbe valutando nuove soluzioni per il prime time. Il fatto che una replica di Pretty Woman sia riuscita a battere l’Isola in ascolti – con uno share di oltre il 13% contro l’11,2% del reality – è un segnale preoccupante.
Un format da ripensare?
La sensazione diffusa è che l’Isola, così com’è oggi, non funzioni più. I reality sono cambiati, il pubblico è cambiato e il linguaggio televisivo richiede aggiornamenti che il programma sembra non riuscire a incorporare. A poco servono le prove spettacolari o le escursioni estreme se manca un tessuto narrativo solido su cui costruire l’empatia degli spettatori.
A rischio chiusura
Il format, per sopravvivere, dovrà necessariamente reinventarsi: nuove regole, casting più accurati, un mix di leggerezza e autenticità, e forse anche un cambio radicale di conduzione o di collocazione in palinsesto. Perché il rischio concreto, ora come ora, è quello della chiusura anticipata, o peggio ancora, dell’indifferenza del pubblico. E per un reality show, non c’è destino peggiore.