Televisione

Paolo Belli: “Dopo vent’anni dietro le quinte, ora ballo io. Ballando mi ha cambiato la vita”

“Ho perso dieci chili, ma ho guadagnato leggerezza dentro. Ballare mi ha fatto tornare bambino. Milly Carlucci mi ha regalato la possibilità di rimettermi in gioco: è un’esperienza che non dimenticherò mai”.

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    Dopo vent’anni passati a introdurre e incoraggiare gli altri, Paolo Belli ha deciso di mettersi in gioco in prima persona. Il cantante e conduttore di origine modenese, volto simbolo di Ballando con le Stelle, è tornato sullo stesso palco che per due decenni lo ha visto sorridere, cantare e intrattenere accanto a Milly Carlucci — ma stavolta da concorrente.
    E il risultato, racconta lui stesso, è stato una piccola rivoluzione personale: «Mi ha cambiato la vita. Mi sento più libero, più leggero, più vivo».

    La chiamata di Milly (e l’incredulità iniziale)

    «Quando Milly mi ha proposto di ballare, ho pensato a uno scherzo», confessa Belli con il suo inconfondibile tono ironico. «Cercavo le telecamere di Scherzi a parte! Poi ho capito che era seria. E lì mi sono spaventato: l’ultima volta che avevo ballato, ero un ragazzino».
    La paura, però, ha lasciato presto spazio alla gratitudine: «Dopo vent’anni, Milly ha colto un bisogno che nemmeno io avevo capito: quello di rimettermi in discussione. Mi ha fatto un dono immenso. All’inizio ero rigido, imbarazzato, ma a poco a poco ho iniziato a sentirmi libero, come se mi stessi scrollando di dosso vent’anni. Ho perso dieci chili in tre settimane — senza dieta, solo con le prove e la tensione!».

    Tra prove, risate e nuove consapevolezze

    Paolo racconta che il percorso a Ballando non è stato solo una sfida fisica, ma anche emotiva: «Ho imparato a lasciarmi andare, a non aver paura del giudizio. Ogni passo sbagliato mi insegnava qualcosa, ogni sorriso del pubblico mi caricava. Ho riscoperto la bellezza dell’imperfezione».
    Una lezione che, dice, porterà anche nella vita di tutti i giorni: «Ballare ti obbliga ad ascoltare l’altro, a trovare un equilibrio. È un po’ come in famiglia: si cade, ci si rialza e si riparte insieme».

    I ricordi di vent’anni di spettacolo

    In due decenni di Ballando con le Stelle, Belli ha collezionato una quantità di ricordi impossibile da contare. Ma tra tutti, uno spicca: Fabrizio Frizzi.
    «Per me era un fratello maggiore. Un uomo buono, generoso, sempre disponibile. Quando avevo un dubbio o un momento di incertezza, andavo da lui. Mi manca tanto. Fabrizio rappresentava il modo più pulito e sincero di vivere la televisione».

    E poi ci sono stati momenti di pura emozione: «Quando venne Diego Armando Maradona, fu un evento straordinario. Era esattamente come me l’avevano descritto: passionale, leale, pronto a difendere chi riteneva ingiustamente criticato. E da juventino, ti confesso, ho perso ogni contegno quando arrivò Del Piero come ballerino per una notte!».

    L’intesa con la “famiglia di Ballando”

    Tra le presenze più importanti della sua lunga avventura televisiva, Belli cita anche Carolyn Smith, storica presidente di giuria e compagna di tante stagioni: «Con lei non serve parlare: basta uno sguardo per capirci. Abbiamo vissuto momenti difficili e bellissimi, e ci siamo sempre sostenuti. Quando alla prima puntata di quest’anno si è commossa, mi è venuto un nodo in gola. È la prova che in televisione, a volte, nascono legami veri».

    Un nuovo Paolo

    Oggi Paolo Belli si dice più leggero, non solo nel fisico ma soprattutto nello spirito. «Ho imparato a ridere dei miei limiti, a godermi il viaggio invece di pensare solo al traguardo. Ballando mi ha ricordato che il corpo e il cuore vanno allenati insieme».
    E conclude con la sua consueta schiettezza emiliana: «Se a quarant’anni ballare era un sogno, a sessanta è diventato un regalo. E se qualcuno mi avesse detto che avrei imparato a fare un cha-cha-cha senza morire d’infarto, non ci avrei creduto!».

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