Calcio
Solet indagato per violenza sessuale: una 30enne lo accusa, l’Udinese attende comunicazioni ufficiali
Una donna si presenta in ospedale e denuncia: “Costretta ad avere rapporti sessuali”. Il calciatore respinge ogni accusa. Gli inquirenti al lavoro su testimonianze, video e referti.
Una notte tra amici, poi il pronto soccorso, la denuncia e l’inizio di un’inchiesta per violenza sessuale. La Procura di Udine ha aperto un fascicolo a carico di Oumar Solet, 25 anni, difensore francese dell’Udinese, finito al centro di un’indagine per presunti abusi ai danni di una donna di 30 anni.
I fatti risalgono alla notte tra domenica 11 e lunedì 12 maggio, quando la donna si è presentata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine in evidente stato di turbamento. Qui avrebbe raccontato ai sanitari e ai carabinieri di essere stata aggredita sessualmente all’interno di un’abitazione privata, dopo aver trascorso la serata in un locale in compagnia di amici e conoscenti, tra cui appunto il calciatore.
Secondo la ricostruzione fornita dalla presunta vittima, la donna si sarebbe ritrovata nell’appartamento in condizioni di alterazione alcolica, ma avrebbe rifiutato esplicitamente avances sessuali da parte di più persone presenti, incluso il giocatore. “Ero ubriaca ma ho detto di no, mi sono opposta”, avrebbe dichiarato agli inquirenti, sostenendo di non aver acconsentito a rapporti sessuali e di non ricordare con esattezza tutto quanto accaduto.
L’indagine e la versione opposta degli amici
Il nome di Solet compare ora ufficialmente nel registro degli indagati. Il caso è affidato al sostituto procuratore Marco Panzeri, che ha già disposto le prime acquisizioni di prove e ascoltato diverse persone informate sui fatti. Tra queste, alcuni amici del calciatore e partecipanti alla serata.
Uno di loro, sentito da Il Gazzettino e identificato con la sola iniziale S., fornisce una versione completamente diversa: secondo il suo racconto, la donna avrebbe bevuto diversi drink durante la serata, tutti di sua spontanea iniziativa, e avrebbe consapevolmente preso parte a giochi e momenti di intimità, compresa una parentesi privata in camera da letto tra due coppie. “Si sono baciati e poi sono andati in stanza con un’altra coppia. Era tutto consenziente”, avrebbe dichiarato il testimone.
La mattina dopo, secondo quanto riferito, la donna avrebbe espresso disorientamento e parlato di un video, minacciando possibili conseguenze se quelle immagini fossero circolate: “Diceva che se fosse finito sui social ce l’avrebbe fatta pagare”.
I video e le analisi in corso
Proprio questo filmato è uno degli elementi chiave nelle mani degli investigatori. Recuperato e sequestrato, potrebbe confermare o smentire le diverse versioni dei presenti. In parallelo, la Procura sta lavorando sull’analisi dei referti medici, sulle dichiarazioni di altre ragazze presenti alla serata (tra cui un’amica della donna) e su eventuali tracce biologiche rilevate dai medici del pronto soccorso.
Fonti vicine all’indagine riferiscono che alcune testimonianze raccolte finora potrebbero non escludere la natura consensuale dei rapporti, ma l’inchiesta è ancora nella fase preliminare, e ogni elemento sarà valutato con attenzione.
La posizione dell’Udinese
Contattata da vari media, l’Udinese Calcio ha rilasciato una breve dichiarazione, spiegando di non aver ricevuto al momento alcuna comunicazione ufficiale da parte delle autorità giudiziarie: “Siamo estranei ai fatti e faremo le opportune verifiche. Attendiamo eventuali comunicazioni dalla Procura”, si legge nella nota.
Nessuna misura disciplinare o commento ulteriore è stato al momento adottato dalla società friulana nei confronti del giocatore.
Solet, stagione in chiaroscuro
Arrivato in estate dal Salisburgo, Oumar Solet è uno dei volti internazionali della rosa bianconera. In questa stagione ha collezionato una quindicina di presenze, tra luci e ombre. Il suo nome non era mai comparso prima in vicende extracalcistiche, e l’indagine in corso potrebbe avere ripercussioni significative sulla sua carriera, a seconda dell’evoluzione giudiziaria del caso.
Il punto sull’inchiesta
Al momento non sono stati formulati capi d’accusa definitivi e non si parla di arresti. Il calciatore è a piede libero e, in attesa di sviluppi, continua a frequentare il centro sportivo dell’Udinese. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni con ulteriori audizioni, confronti incrociati, accertamenti tecnici e analisi forensi.
Il caso è estremamente delicato, e come sempre in questi casi valgono la presunzione d’innocenza per l’indagato e il rispetto massimo per la persona che ha denunciato. Saranno i fatti, e solo i fatti, a chiarire quanto davvero accaduto quella notte.