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Greta Thunberg in rotta per Gaza: il coraggio naviga controvento
L’attivista Greta salpa per Gaza: la voce del clima si unisce a quella della pace. È partita dal porticciolo catanese di San Giovanni Li Cuti la Madleen, un’imbarcazione di 18 metri appartenente alla ong Freedom Flotilla, con a bordo undici attivisti. Greta ha definito la traversata una «missione civile con l’obiettivo simbolico di rompere l’assedio» che stringe la Striscia.
Risvegliano le coscienze
Dopo aver scelto il silenzio sul palco dell’Etna Comics, la Thunberg ha invece deciso di intervenire prima dell’imbarco, spiegando le ragioni del suo viaggio: «Sono qui perché, se esiste ancora un frammento di coscienza, dobbiamo lottare per la libertà della Palestina».
I governi non devono essere complici del genocidio
Con la caratteristica kefiah sulle spalle, ha pronunciato parole dure e accorate: «Questa missione è per il popolo palestinese, che da anni subisce fame, pulizia etnica e un’aggressione genocida da parte di Israele. E tutto questo con la complicità dei nostri governi, delle istituzioni, delle multinazionali e dei media». E ha aggiunto: «Il rischio di questa traversata non è nulla in confronto al silenzio assordante che accompagna un genocidio».