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Francesca Pascale compie 40 anni e si regala una festa da sogno nella “Malibù capitolina” tra vip, salamini e guepière
Nel suo villone vista mare a Fregene, Francesca Pascale ha celebrato i 40 anni con una festa ad alto tasso di glitter, frittini e trasgressione. Tra i presenti: politici, attivisti, giornalisti e un misterioso maschione in guepière che ha scatenato l’ex compagna di Berlusconi.
Non era un party, era una dichiarazione d’intenti. E pure d’identità. Francesca Pascale ha spento quaranta candeline come solo lei poteva fare: nella sua villa a Fregene, tra salamini, cannoli siciliani, libertà e ormoni in libera uscita. Un evento che ha trasformato la località balneare più chic della capitale in una versione balneare di Malibù, ma con più porchetta e meno tofu.
A fare gli onori di casa lei, Francesca, ex first lady azzurra, che ha lasciato i tailleur da cerimonia per indossare sorrisi, paillettes e un’energia da far invidia a un rave. La casa? Una reggia con vista sulle dune. L’atmosfera? Da “Dolce vita” in chiave queer. E il parterre? Un delizioso minestrone mediatico-politico da far girare la testa a qualunque cronista mondano.
C’erano Riccardo Magi, segretario di +Europa, a colloquio con Massimiliano Giansanti di Confagricoltura (uno spizzico di politica, giusto per bilanciare gli zuccheri). E poi Alessandro Cecchi Paone, più brillante che mai, affiancato dalla sua dolce metà Francesca Pascale (già, sono convolati), Imma Battaglia in tenuta affettuosa con la sua Eva Grimaldi, e ancora Laura Tecce col naso inspiegabilmente bendato – incidente fashion o bisturi ribelle?
A sorprendere tutti è stato però il ritorno del redivivo Mariano Apicella, ex chansonnier ufficiale del Cavaliere, che per una sera ha appeso la chitarra al chiodo ma non la nostalgia. Era lì, malinconico e sorridente, come un cameo in un film di Sorrentino, ma senza colonna sonora.
Il menu, ça va sans dire, era un tripudio di godimenti italici: prosciutto tagliato al momento, frittini da far tremare le arterie, salamelle al profumo di brace, vino rosso a fiumi e, per chiudere, un esercito di cannoli degni della miglior pasticceria sicula. Altro che finger food: qui si masticava la vita.
Ma il vero colpo di scena arriva dopo il brindisi. Quando la serata prende ritmo, Francesca si scatena sulla pista in un ballo indiavolato con un maschione nerboruto in guepière e tacco 12. Il pubblico applaude, i telefonini tremano, e l’ex compagna del Cav dimostra a tutti che la vera libertà è anche sapere quando (e con chi) lasciarsi andare.
Quaranta anni e non sentirli. Ma soprattutto: festeggiarli come si deve, fregandosene del protocollo e delle etichette. In fondo, chi l’ha detto che l’eleganza debba essere noiosa?