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Nuove accuse shock di sesso estremo e voyeurismo per Sean “Diddy” Combs
Nuove pesantissime accuse contro Sean “Diddy” Combs: una seconda ex fidanzata testimonia al processo federale. Racconta abusi, droghe e incontri sessuali con sconosciuti sotto il controllo del magnate dell’hip hop. Una narrazione che ricalca e rafforza quella già resa pubblica da Cassie Ventura. E il caso si fa sempre più oscuro.
Il processo federale contro Sean Combs, noto al grande pubblico come Diddy, continua a far emergere particolari sconcertanti. Nella giornata del 6 giugno 2025, una seconda ex compagna del rapper ha fornito una testimonianza esplosiva che rischia di affondare definitivamente l’immagine pubblica dell’ex re dell’hip hop. La donna, identificata con lo pseudonimo “Jane”, ha raccontato in aula di essere stata costretta, durante la loro relazione tra il 2021 e il 2023, a partecipare a incontri sessuali estremi organizzati da Diddy, spesso con uomini sconosciuti.
“Mi drogava e guardava mentre lo facevo con altri uomini”
Secondo la sua versione dei fatti, Combs le avrebbe somministrato ecstasy per tenerla sveglia e lucida durante quelle che lui chiamava “notti in hotel” o “sessioni di depravazione”. Eventi che, stando alle sue parole, potevano durare anche più di 72 ore consecutive. «Decideva lui quando finiva», ha dichiarato. In quei momenti, Diddy sarebbe rimasto a osservare, a volte masturbandosi, mentre lei veniva costretta a rapporti multipli con escort maschili. Finito tutto, lei tornava a casa con lui per cucinargli e fargli massaggi.
Una relazione tossica sotto i riflettori
La testimone ha spiegato di essere una madre single, conosciuta da Diddy nel 2021 mentre lavorava come influencer. Secondo quanto emerso, il rapper avrebbe costruito con lei un rapporto fatto di potere, dipendenza e controllo psicologico. La dinamica ricorda da vicino le accuse mosse nei mesi scorsi da Cassie Ventura, ex compagna dell’artista, che aveva denunciato abusi fisici e pratiche sessuali estreme imposte per anni.
Il processo si complica: accuse sempre più gravi
Il racconto di “Jane” si inserisce in un quadro giudiziario che si fa via via più pesante per Combs. L’accusa di traffico sessuale e associazione a delinquere, che già poggiava sulle gravi parole di Cassie e su una serie di altre testimonianze, ora si arricchisce di ulteriori dettagli inquietanti. La corte federale dovrà valutare non solo la credibilità delle testimoni, ma anche i riscontri oggettivi: messaggi, video, documenti e testimonianze incrociate. Intanto, l’opinione pubblica è sotto shock per l’entità e la ricorrenza dei comportamenti descritti.
Il crollo di un’icona?
Una figura storica per l’hip hop mondiale, produttore, imprenditore e volto noto anche al di fuori del mondo musicale, Diddy rischia ora di diventare il protagonista di uno dei crolli più clamorosi dello show business americano. Se le accuse troveranno riscontro giudiziario, l’icona costruita in decenni di carriera tra musica, moda e business potrebbe dissolversi nel giro di pochi mesi. E l’etichetta di “guru del lifestyle” si trasformerebbe in quella ben più pesante di predatore seriale.
Il sipario si abbassa, forse per sempre
Il processo è ancora in corso, ma le testimonianze contro Diddy si sommano come colpi di martello. Sesso estremo, droghe, voyeurismo e controllo psicologico sono i capitoli di un’accusa che, giorno dopo giorno, assume i contorni di un incubo sistemico e organizzato. L’industria dello spettacolo trattiene il fiato, ma una cosa è certa: il volto pubblico di Diddy non sarà mai più lo stesso.