Animali
Petunia, il bulldog francese senza pelo che ha conquistato il titolo di cane più brutto del mondo 2025
Zampe corte e bizzarre, muso rugoso e un fascino tutto suo: Petunia ha vinto il “World’s Ugliest Dog” 2025, portando a casa 5.000 dollari e un biglietto per New York. Ma la gara celebra la bellezza unica e promuove l’adozione.
Si chiama Petunia, ha due anni ed è un incrocio con un bulldog francese senza pelo. È lei la vincitrice del titolo di cane più brutto del mondo 2025, incoronata alla Fiera della Contea di Sonoma, a Santa Rosa, in California. Il “World’s Ugliest Dog”, nato negli anni Settanta, non premia solo la bruttezza, ma l’unicità: personalità, storia e capacità di conquistare la giuria contano quanto l’aspetto fisico. E Petunia, con le sue zampe corte e strane, il muso rugoso e un’aria irresistibile, ha fatto centro.
La sua proprietaria, Shannon Nyman, arrivata dall’Oregon, ha ritirato un assegno da 5.000 dollari e un biglietto aereo per New York, dove lunedì Petunia sarà ospite del Today Show sulla Nbc. Un debutto televisivo che promette di far conoscere a tutti non solo il suo aspetto curioso, ma anche il messaggio alla base del concorso.
Sul podio anche Jinny Lu, carlino di cinque anni già visto nell’edizione 2023, lingua storta e sporgente come biglietto da visita, che ha portato a casa 3.000 dollari. Dietro di loro, altri concorrenti dalla fisicità bizzarra e storie commoventi, pronti a dimostrare che l’imperfezione può essere un tratto distintivo.
Gli organizzatori insistono: la gara non vuole ridicolizzare gli animali, ma celebrare la loro bellezza diversa e incoraggiare l’adozione di cani abbandonati. Non a caso, molti partecipanti arrivano da rifugi e canili, portando sul palco non solo la loro stranezza, ma anche un passato di solitudine o difficoltà.
Nel tempo, il “World’s Ugliest Dog” ha premiato cani senza pelo, senza denti, con la lingua a penzoloni, con zampe deformi o occhi mancanti. Ogni vincitore diventa un piccolo ambasciatore del messaggio: non fermarsi all’apparenza. Petunia, con la sua corona e un’agenda da star, è l’ultimo volto di questa missione. E chissà che la sua storia non spinga qualcuno, lontano dai riflettori, ad aprire le porte di casa a un cane “imperfetto”.