Personaggi e interviste

Dal rap nostrano al cinepanettone, passando per l’Ariston: l’ascesa trash di Tony Effe

Tony Effe diventerà padre. E come lo annuncia? Con una sobria e raffinata battuta in perfetto stile gangsta pop: “Appena nasce, entro in carcere. Scherzo.” La futura mamma è naturalmente Giulia De Lellis, influencer professionista e ormai icona delle timeline italiane.

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    La frase, ovviamente ironica, ha fatto il giro del web e ha generato l’inevitabile mix di risate nervose e commenti pseudo-indignati. In fondo, chi non sogna un papà così premuroso da finire in prigione a scopo affettivo?!?

    Sanremo? Sì, ma senza troppe illusioni

    Intervistato da Repubblica, Tony ha parlato anche della sua partecipazione a Sanremo 2025 con il brano “Damme ‘na mano”: “Mi sono messo in gioco, mi sono divertito”. Poi la confessione da manuale: “Da quando ho capito che non potevo vincere per chi sono – e non per la canzone – mi sono girato male”. Tradotto: l’Italia non è pronta per un Sanremo vinto da un trapper con il cuore tenero e il Rolex al polso. Ma tranquilli, perché lui ha già un’altra casa: “Io sto con Mediaset, non con la Rai. Mi sento a casa lì”. Canale 5 per lui è la nuova Via Asiago…

    Il cinepanettone è realtà: Tony Effe con De Sica nel freddo della comicità natalizia

    L’altra notizia bomba? Tony recita nel prossimo cinepanettone Delitto sulle nevi con Christian De Sica. Sì, proprio lui. Un ruolo che, parole sue, lo sta facendo lavorare “più di quanto abbia mai lavorato in vita mia”. Forse perché memorizzare le battute non è semplice quando sei abituato ai freestyle, ma l’impegno c’è. E in fondo, l’Italia ama vedere il trash che si reinventa in pellicola.

    Soldi, mamma e orologi: la gestione finanziaria secondo il rapper

    E i soldi? Tony Effe rivela con candore che sì, ha un conto in banca. Anzi, più di uno. E cointestati con la mamma, per sicurezza. Gli investimenti veri? Uno studio “molto costoso”, qualche orologio d’oro (“li tengo per me”) e i classici fondi gestiti dalla genitrice. Perché anche il bad boy del pop italiano, quando si tratta di soldi veri, chiama mamma.

    Gangster all’apparenza, ma col cuore a casa

    Tony continua a essere l’antieroe pop che l’Italia, volente o nolente, si merita: un mix di tatuaggi, paternità ironica, cinepanettoni e conti in ordine. Un artista che si prende poco sul serio, ma fa notizia come pochi. E se tra un Rolex e un set natalizio riuscirà anche a cambiare qualche pannolino… allora sì, potremmo gridare al nuovo stereotipo d’italiano contemporaneo. Con mamma a gestire il patrimonio, ovviamente…

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