Calcio

Disastro Nazionale: meglio cambiare rotta o affidarsi al destino?

Dopo mesi di difficoltà e tensioni, il futuro degli Azzurri è incerto. Spalletti e Gravina devono restare al timone o è il momento di voltare pagina?

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    La Nazionale italiana si trova di fronte a una delle scelte più delicate della sua storia recente. Dopo mesi di risultati deludenti e una frattura evidente tra Spalletti e il gruppo, il cammino verso il Mondiale si è fatto impervio. E ora il dilemma si fa pressante: conviene cambiare guida tecnica prima dei play-off o prepararsi con questo commissario tecnico fino alla fine, accettando il rischio di un’ulteriore disfatta? Le ultime esperienze della Nazionale hanno dimostrato che, nelle partite cruciali, gli Azzurri non sono riusciti a trovare quella compattezza necessaria per imporsi. Ma sostituire il CT e il vertice federale a pochi mesi dagli spareggi potrebbe generare ancora più instabilità. Qual è, dunque, la scelta migliore da fare?

    Spalletti: insistere o cambiare?

    Il percorso del tecnico alla guida dell’Italia non ha mai trovato un vero equilibrio. Gli Europei hanno mostrato una squadra smarrita, con rapporti interni difficili e poche risposte sul campo. La Federazione non ha mai messo in discussione la sua posizione, ma le tensioni con i giocatori e i risultati altalenanti rendono sempre più concreta l’ipotesi di un cambio di rotta. Se si decidesse per un nuovo commissario tecnico, il tempo per ricostruire un gruppo coeso sarebbe minimo. Ma continuare con Spalletti potrebbe significare prepararsi a una sconfitta annunciata, con la Nazionale che si avvicina ai play-off con insicurezze mai risolte.

    La posizione della FIGC e di Gravina

    Anche sulla Federazione, la pressione è fortissima. Gravina, fino a poco tempo fa saldo nella sua posizione, sembra sempre più isolato, con il malcontento generale che cresce. La sua scelta di non difendere pubblicamente Spalletti nel caso Acerbi ha lasciato intendere un possibile inizio di distacco. Se il presidente FIGC fosse pronto a una rivoluzione tecnica, potrebbe essere il momento per una svolta. Ma l’idea di un cambio ai vertici della Nazionale prima dei play-off, con le difficoltà che comporterebbe, resta un salto nel vuoto.

    Nazionale: che fare?

    La domanda rimane più che mai aperta. Si deve insistere con questo gruppo tecnico, nella speranza che i play-off regalino una qualificazione miracolosa, oppure voltare pagina, con il rischio di fare una scelta affrettata che potrebbe comunque non dare garanzie?

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