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Eleonora Cecere e Maria Monsè: una coppia al femminile perfetta per il teatro

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    Una serata che sa di festa, di teatro vero, di emozioni che esplodono tra un applauso e l’altro. Al Teatro Paladino di Rignano Flaminio, nei giorni 9, 10 e 11 maggio 2025, è andato in scena uno di quegli spettacoli che ti fanno uscire con il cuore più leggero e la testa piena di battute da raccontare a cena: Portame Rispetto, la nuova commedia musicale firmata dalla regia di Luigi Galdiero, ha fatto centro.

    Una storia semplice solo in apparenza: la trasferta di una famiglia romana nella Napoli degli anni ’40, in un’epoca di grande fermento, ma anche di grandi contrasti. Ed è proprio lì, tra valigie, dialetti che si intrecciano e mentalità che si scontrano (e poi si incontrano), che nasce la magia.

    Protagoniste inarrestabili: Cecere e Monsè

    Sul palco, a farla da padrone, due nomi che sanno cosa vuol dire intrattenere: Eleonora Cecere, intensa, autentica, con quella capacità rara di far ridere e commuovere nella stessa scena. Grintosa, fisica, magnetica. Maria Monsè, vulcanica, autoironica, icona involontaria o forse no, capace di trasformare ogni frase in un tormentone. La sua verve è contagiosa, il suo personaggio vive di dettagli e trovate brillanti.

    Accanto a loro un cast perfettamente unito: Emanuele Simeoli, Perla Monsè (giovanissima e già piena di talento), Ilio Vannucci, Valentina Galdi, Giorgia Iannelli e Stefano Massei, tutti coordinati dalle coreografie dinamiche e curate di Mirko Guastatore.

    La regia di Galdiero è importante: lascia spazio agli attori, valorizza i ritmi comici, e alterna con maestria momenti di risata fragorosa a quadri più delicati e malinconici. Un equilibrio che funziona.

    Una Napoli teatrale, viva e senza luoghi comuni

    Non è la solita Napoli da cartolina: quella messa in scena è piena di contraddizioni, ma anche di calore umano, di vita vera. Si ride, certo, ma ci si ritrova anche in quelle dinamiche familiari, nelle differenze culturali che si traducono in conflitti teneri, in equivoci che fanno riflettere.

    Gli spettatori, un pubblico di ogni genere, tra habitué del teatro e giovani curiosi, non hanno mai smesso di applaudire. Tra una scena e l’altra, le risate hanno lasciato spazio a momenti di silenzio carico, di attenzione. Poi di nuovo applausi, risate, e infine la standing ovation. Alcuni spettatori hanno chiesto addirittura il bis. E, diciamolo, non capita spesso.

    Un successo che promette di crescere

    Le tre date del 9, 10 e 11 maggio sono state un banco di prova più che superato. Portame Rispetto non è solo uno spettacolo riuscito: è un progetto teatrale che ha tutte le carte in regola per diventare itinerante. Il Teatro Paladino ha fatto da trampolino di lancio, ma le voci di una tournée sono già nell’aria. Lo spettacolo piace, diverte, lascia qualcosa. E oggi non è poco.

    Restate connessi: qualcosa bolle in pentola?

    Sui social è già esploso il tam-tam: repost, commenti, clip rubate dal pubblico. Ma a far alzare l l’attenzione è soprattutto una storia Instagram postata da Eleonora Cecere, dove accanto alla locandina dello spettacolo, campeggia un inequivocabile: “Restate connessi…”. Nessun dettaglio, nessuna spiegazione. Solo una promessa silenziosa che suona come: c’è qualcosa in arrivo. Che sia una nuova tappa? Una versione televisiva? Un ritorno in scena a Roma? Nulla è confermato, ma una cosa è certa: chi ha visto Portame Rispetto vuole rivederlo. E chi l’ha perso, questa volta non vuole più mancare…

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