Cronaca

Contactless, nuovo allarme: i ladri del Pos invisibile

Usavano un Pos portatile per addebitare piccole somme a ignari passanti in luoghi affollati. I carabinieri indagano su una nuova forma di furto invisibile, il cosiddetto “tap invisibile”.

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    A Sorrento si indaga su un sofisticato caso di furto elettronico che coinvolge le persone, sospettate di aver usato un Pos contactless portatile per compiere addebiti fraudolenti ai danni di ignari turisti e passanti. Un metodo silenzioso ma efficace, che sfrutta la tecnologia NFC (Near Field Communication) per sottrarre piccole somme — dai 9 ai 15 euro — senza bisogno di inserire alcun PIN.

    Il Pos incriminato, del tutto simile a quelli legittimamente usati da commercianti o liberi professionisti, è stato trovato nella borsa di una sospettata durante una perquisizione. Il dispositivo era collegato a un conto corrente intestato a un presunto prestanome, dettaglio che ha fatto scattare ulteriori accertamenti sui flussi di denaro.

    La tecnica è tanto semplice quanto inquietante: si imposta manualmente una somma inferiore a 50 euro — soglia entro cui non è necessaria l’autenticazione — si attiva il Pos e lo si avvicina alle borse o alle tasche delle vittime. La transazione avviene in meno di due secondi, spesso senza che la persona se ne accorga. Il “tap invisibile” funziona particolarmente bene in contesti rumorosi e affollati, come mercati, stazioni o mezzi pubblici, dove il lieve segnale acustico del Pos può passare inosservato.

    Eppure, non si tratta di un metodo infallibile. Il raggio d’azione del segnale NFC è limitato a 1-2 centimetri, e la presenza di portafogli spessi, borse chiuse o schermate può annullare la transazione. Anche la presenza di più carte nello stesso spazio può causare errori di lettura. Nonostante ciò, casi simili sono stati già segnalati anche a Roma e Milano, alimentando i timori su una nuova frontiera del borseggio digitale.

    Le forze dell’ordine invitano alla massima prudenza e suggeriscono alcune misure preventive fondamentali:


    Come proteggersi dal “borseggio contactless”

    • Usa un portafoglio schermato RFID: blocca i segnali NFC impedendo letture non autorizzate.
    • Porta le carte in tasche interne o zaini chiusi: evita tasche esterne o facilmente accessibili.
    • Attiva le notifiche istantanee dalla banca: consente di ricevere avvisi in tempo reale per ogni pagamento.
    • Riduci il numero di carte nel portafoglio: meno carte, meno rischio.
    • Utilizza cover protettive per singole carte: sottili ed economiche, offrono un buon livello di sicurezza.
    • Controlla spesso l’estratto conto: cerca addebiti sospetti di piccoli importi che non riconosci.
    • Disattiva la funzione contactless, se non necessaria: molte app bancarie offrono questa opzione.
    • Mai lasciare carte incustodite o visibili: nemmeno per pochi secondi.
    • Fai attenzione nei luoghi affollati: se qualcuno si avvicina troppo, proteggi la tua borsa.
    • Segnala subito movimenti sospetti: blocca immediatamente la carta e contatta la banca.

    Le indagini dei carabinieri continuano per verificare l’entità delle transazioni illecite, eventuali complici e l’estensione della rete. Nel frattempo, un monito chiaro si fa strada: più tecnologia significa anche più consapevolezza e attenzione nella vita quotidiana.

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