Italia
Fiuto di cane, fiuto di “mazzetta”: quando a Sorrento scodinzola la giustizia
Altro che investigatori segreti o agenti sotto copertura: il vero protagonista del blitz anti-corruzione a Sorrento è stato Gringo, un pastore tedesco addestrato a fiutare banconote. I “cash dog”, eroi a quattro zampe della Guardia di Finanza, hanno fiutato più soldi nascosti di quanto la politica locale ne abbia mai dichiarati. Una storia che sa di farsa italiana, dove il migliore amico dell’uomo si rivela anche il peggiore incubo del corrotto.
In una trama degna di un film grottesco, il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è stato arrestato durante un blitz della Guardia di Finanza che ha portato alla luce 285 mila euro in contanti. Nascosti ovunque: nelle case, nei tavoli da biliardo, persino tra le mura domestiche del cosiddetto “Lello il sensitivo”, definito dagli inquirenti come l’intermediario occulto del Primo cittadino. A mettere la parola “fiutato” sulla questione è stato Gringo, un cash dog che ha individuato mazzette occultate meglio di un contabile svizzero.
Chi sono i “cash dog”?
No, non si tratta di una nuova criptovaluta. I cash dog sono unità cinofile addestrate a rilevare l’odore delle banconote. Non il profumo del potere, ma quello della carta stampata (meglio se non dichiarata). Usati dalla Guardia di Finanza nei casi di evasione fiscale, riciclaggio e corruzione, questi cani sono il peggior nemico delle bustarelle. Il loro addestramento parte da cuccioli e si basa su un sistema di gioco, fiducia e premi. Nessun metodo coercitivo: la motivazione è tutto. Fino ad oggi conoscevamo i quattrozampe antidroga, da oggi alla ribalta ci sono anche i cani che fiutano la cartamoneta.
Dal tavolo da biliardo ai milioni di Bergamo
Il caso di Gringo non è isolato. Nel 2022, Grisby, un Malinois, scoprì in provincia di Bergamo un caveau con oltre 2,5 milioni di euro in contanti, orologi di lusso, gioielli e lingotti. Un bottino degno di un supervillain, sgamato da un cane con il naso fino. Eppure, in Italia, queste unità lavorano nel silenzio, lontano dai riflettori, e restituiscono alla giustizia quello che l’uomo tenta disperatamente di nascondere.
Riconoscono l’odore della cellulosa
Oggi si preferisce addestrare anche meticci, non solo Pastori Tedeschi o Labrador: il talento per il fiuto delle mazzette non guarda il pedigree. Darin, un meticcio della Guardia di Finanza di Barletta, è tra i più operativi nel team antidroga e antivaluta. La regola è semplice: se c’è odore di soldi, loro lo trovano. Anche sotto terra.
Il vero problema? Non sono i cani, ma chi li rende necessari
Il lato amaro della vicenda è che i cash dog stanno diventando indispensabili. Non per hobby, ma per necessità. La corruzione continua a infestare la pubblica amministrazione italiana come umidità nei muri di una casa mal costruita. Se servono cani per sniffare i soldi di un sindaco, forse la domanda non è “quanto sono bravi i cash dog?”, ma piuttosto “quanto siamo messi male?”.