Italia
Omaggio a Giorgio Armani: la Rinascente celebra il maestro con le vetrine di Archivio, poi Brera
Le vetrine della Rinascente di Milano ospitano una selezione di look storici che raccontano i cinquant’anni della maison. Il progetto proseguirà il 23 settembre alla Pinacoteca di Brera con una mostra di 150 creazioni d’archivio.
Le vetrine di piazza Duomo tornano a raccontare una storia di moda, cultura e visione. La Rinascente di Milano rende omaggio a Giorgio Armani con Armani/Archivio, un progetto che segna un ritorno simbolico alle origini: proprio qui, nei corridoi e nei laboratori del grande magazzino, il giovane Giorgio muoveva i primi passi come vetrinista. Una gavetta che si sarebbe trasformata, decennio dopo decennio, in un impero capace di ridisegnare il guardaroba mondiale.
L’allestimento delle vetrine non è soltanto una celebrazione estetica: è un viaggio nel tempo, che ripercorre la coerenza e la forza narrativa di un marchio rimasto fedele a se stesso pur reinventandosi continuamente. Dal celebre greige che negli anni ’80 divenne simbolo di eleganza minimale, agli abiti da sera che hanno vestito dive e icone del cinema, ogni capo scelto dalle collezioni d’archivio diventa tassello di una storia più ampia: quella del made in Italy che ha conquistato il mondo.
Il progetto non si ferma in piazza Duomo. Dal 23 settembre, l’omaggio si allargherà alle sale della Pinacoteca di Brera, altro luogo-simbolo della città, dove saranno esposti 150 look provenienti dall’archivio Armani. Un dialogo diretto tra arte e moda, pensato per raccontare come la visione del couturier abbia saputo fondere disciplina sartoriale, libertà creativa e una particolare sensibilità per lo spirito del tempo.
Per Milano si tratta di un doppio evento che ha il sapore del riconoscimento. Armani, che ha fatto della città la sua base e il suo palcoscenico, torna nei luoghi che hanno scandito la sua ascesa. La Rinascente, che lo vide giovane allestitore, diventa il contenitore delle sue memorie; Brera, con le sue opere e i suoi capolavori, accoglie le silhouette che hanno segnato la moda del Novecento e del nuovo millennio.
Un omaggio che non è soltanto celebrazione, ma dichiarazione di identità: Armani resta il “re Giorgio” che ha saputo vestire non solo i corpi, ma l’immaginario di intere generazioni.