Mistero

Scompare dal Museo del Cairo un braccialetto d’oro di 3mila anni: era del faraone Amenemope

Il monile apparteneva al re Amenemope della XXI dinastia ed era stato rinvenuto a Tanis nel 1940. Allertati aeroporti e porti egiziani, in corso un inventario straordinario di tutti i reperti.

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    Un gioiello di valore inestimabile è svanito dal cuore dell’archeologia mondiale. Un braccialetto d’oro risalente a circa tremila anni fa, ornato da una perla di lapislazzuli e appartenuto al faraone Amenemope, è stato dichiarato scomparso dal laboratorio di restauro del Museo Egizio del Cairo. A rivelarlo è stata la Bbc, citando una nota del ministero egiziano del Turismo e delle Antichità.

    Allarme immediato

    La sparizione ha fatto scattare l’allarme immediato. Il caso è stato segnalato alle forze dell’ordine e alla Procura della Repubblica, mentre un’immagine del monile è stata diffusa a tutti gli aeroporti, porti e valichi di frontiera del Paese per scongiurare un eventuale tentativo di contrabbando. Si teme infatti che il braccialetto possa essere già entrato nel circuito del traffico internazionale di reperti archeologici, una piaga che da decenni impoverisce il patrimonio culturale egiziano.

    Inventario straordinario

    Il direttore del Museo ha dovuto anche smentire alcune foto circolate online che ritraevano un bracciale simile, chiarendo che non si trattava dell’oggetto scomparso ma di un altro manufatto esposto nelle sale. Intanto, tutti i reperti custoditi nel laboratorio saranno sottoposti a un inventario straordinario da parte di una commissione di esperti, per verificare eventuali altre mancanze.

    Il braccialetto perduto non è un semplice ornamento. Apparteneva al re Amenemope, sovrano della XXI dinastia (1076-943 a.C.), figura poco nota ma significativa del Terzo Periodo Intermedio. Il suo corpo, originariamente deposto in una tomba modesta a Tanis, fu traslato accanto a Psusennes I, uno dei faraoni più influenti dell’epoca. La sepoltura venne riportata alla luce nel 1940, portando alla ribalta la figura di Amenemope e i preziosi oggetti della sua tomba.

    Il furto o la scomparsa di un reperto di tale portata rischia di riaccendere le polemiche sulla sicurezza del Museo del Cairo, già alle prese con il trasferimento di parte delle collezioni al nuovo complesso di Giza. Nel 2024 due uomini erano stati arrestati ad Alessandria con l’accusa di voler trafugare antichi manufatti sommersi nella baia di Abu Qir. Oggi, con il braccialetto di Amenemope svanito nel nulla, il timore è che la storia si ripeta, confermando quanto la febbre del traffico illecito continui a minacciare il patrimonio faraonico.

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