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Crolla il mito di Elon Musk: ora è l’uomo più detestato d’America, più giù perfino di Netanyahu
Con un indice di popolarità a -28, Elon Musk diventa la figura pubblica meno amata degli Stati Uniti. I suoi flirt politici con Trump, i tweet velenosi e i dati in calo di Tesla lo spingono in fondo alla classifica Gallup. I più apprezzati? Papa Leone XIV e Zelensky.
Per anni è stato l’idolo dell’innovazione. Oggi è l’uomo più detestato d’America. Elon Musk, guru di Tesla e SpaceX, precipita nell’indice di popolarità Gallup: -28. Peggio perfino di Netanyahu, fermo a -20. Due americani su tre dichiarano di non sopportarlo più. Solo il 34% lo stima ancora. Il resto si divide tra indifferenti e delusi.
Il motivo? Una miscela letale di politica e social. Musk aveva sposato la causa di Trump, investendo cifre enormi nella sua campagna e ottenendo in cambio una task force governativa chiamata DOGE (sì, come la sua cripto preferita). Ma il matrimonio è durato poco: i due si sono separati malamente, tra post velenosi e accuse esplosive. Compreso, pare, un vago riferimento al caso Epstein che ha fatto infuriare i repubblicani.
Così Musk è riuscito in un’impresa rara: alienarsi sia i democratici che i repubblicani. E anche i numeri iniziano a scricchiolare. Tesla ha chiuso il secondo trimestre 2025 con utili in calo del 16% e ricavi a -12%. La concorrenza cinese avanza e lo stile social del patron non aiuta.
Le sue esternazioni estreme, sostiene il Williams College, stanno danneggiando non solo Tesla, ma l’intero mercato delle auto elettriche. E le sue altre aziende — Neuralink, SpaceX, X — sono sempre più viste come capricci da miliardario che salvezze per l’umanità.
Intanto, in cima alla classifica Gallup dei più amati ci sono due nomi: Volodymyr Zelensky (+18) e Papa Leone XIV (+46). Due figure distanti, ma accomunate da un dettaglio: non usano X.
Musk invece continua a postare. Ma ogni tweet sembra un boomerang. E il genio visionario che voleva portarci su Marte ora fatica a uscire dal tunnel dell’antipatia.