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Martirio e fedeltà al Vangelo. Ecco i tre nuovi venerabili per Leone XIV

l Papa autorizza la promulgazione dei decreti su Alessandro Labaka e Maria Nieves de Medellín, uccisi in Ecuador nel 1987 per difendere gli indigeni, e sulle virtù eroiche del vescovo indiano Matteo Makil.

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    Con un gesto che conferma il suo impegno per una Chiesa missionaria e fedele, Papa Leone XIV ha autorizzato la promulgazione dei decreti che riconoscono tre nuovi venerabili. Si tratta di monsignor Alessandro Labaka Ugarte, suor Maria Nieves de Medellín e monsignor Matteo Makil. Due di loro hanno trovato la morte in un atto di totale dedizione evangelica. Il terzo ha speso la sua vita nella formazione del clero e nell’educazione delle donne, lasciando un’eredità spirituale che continua a ispirare.

    Il sacrificio di Alessandro e Maria Nieves

    Era il 21 luglio 1987 quando monsignor Alessandro Labaka e suor Maria Nieves entrarono nella selva amazzonica dell’Ecuador. Erano consapevoli dei rischi che correvano nel tentativo di proteggere il popolo tagaeri, una comunità indigena minacciata da una spedizione armata. Non fecero mai ritorno. Furono uccisi a colpi di lancia pur di rimanere accanto a chi non aveva voce. Labaka, vescovo cappuccino, era un missionario tra le popolazioni indigene, parlava le loro lingue e viveva nei villaggi remoti. Suor Maria Nieves, nata a Medellín, lo accompagnò, accettando volontariamente il rischio, nel nome della carità cristiana. Oggi la loro offerta della vita viene riconosciuta come un percorso autonomo verso la beatificazione, introdotto da Papa Francesco nel 2017 con il motu proprio Maiorem hac dilectionem.

    La fedeltà silenziosa di Matteo Makil

    Accanto ai due missionari, Leone XIV ha proclamato venerabile monsignor Matteo Makil, primo vicario apostolico di Kottayam, in India. Nato nel 1851, Makil ha dedicato la sua vita a promuovere l’educazione femminile e alla formazione del clero locale nella comunità siro-malabarese, lasciando un’impronta indelebile nella storia della Chiesa indiana.Guidato da una spiritualità fatta di mitezza, discernimento e servizio, fu il fondatore della Congregazione delle Suore della Visitazione della Beata Vergine Maria, un’opera che continua ancora oggi a sostenere e formare generazioni di religiose.

    Con questi venerabili, la Chiesa continua a onorare quei testimoni della fede che, con scelte coraggiose e vite donate, hanno tracciato un cammino di servizio e dedizione totale. Una santità che nasce dalla carità, che non conosce confini, e che ora si fa più luminosa nella storia della Chiesa.

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