Cronaca
Müller, il cardinale contro Francesco II: “La Chiesa non deve piacere alle lobby”
Gerhard Ludwig Müller, 77 anni, tedesco, teologo e già braccio dottrinale di Benedetto XVI, è tra i porporati più critici verso il pontificato di Francesco. In questi giorni attacca le lobby Lgbt e avverte: “Basta papi fotocopia, la Chiesa non è un talk show”.
Nel Conclave che sta per aprirsi, Gerhard Ludwig Müller non corre per vincere, ma per lasciare il segno. A 77 anni, ex prefetto della Dottrina della fede, creato cardinale da Francesco, oggi è una delle voci più dure contro la linea del papa defunto. E proprio per questo, è diventato il volto di chi vuole uno scarto netto: niente “Francesco II”.
Intervistato da Il Fatto Quotidiano, Müller è stato tranchant: “Il Papa non deve parlare per piacere ai media o alle lobby. Deve essere pronto al martirio, non alla propaganda.” Il riferimento è chiaro: le benedizioni alle coppie omosessuali, autorizzate dal documento Fiducia supplicans, che Müller definisce “una piccola dichiarazione del prefetto, non del Dicastero”. E poi rincara: “Le lobby Lgbt vogliono solo strumentalizzare la Chiesa. Ma non sono interessate a una nuova vita in Cristo.”
Curatore dell’Opera Omnia di Ratzinger, Müller è da sempre un simbolo dell’ortodossia dottrinale. Ha insegnato, ha guidato vescovi, ha mantenuto uno stile severo ma elegante. Quando Bergoglio lo rimosse da prefetto nel 2017, non fece scenate. Ma da allora la sua opposizione al pontificato si è fatta esplicita.
Contesta il linguaggio autobiografico di Francesco, la personalizzazione del magistero, il clima sinodale visto come democratizzazione dell’autorità. “Il Papa non è un comandante né un politico. Ma non può essere nemmeno debole.”
Il suo non è un conservatorismo nostalgico. È una trincea teologica, convinta che la verità non si aggiorni come un algoritmo. E se anche i suoi voti in Conclave saranno pochi, la sua presenza può orientare alleanze, bloccare candidati, spostare equilibri.
Per i sostenitori della continuità, Müller è l’oppositore ideale. Per i nostalgici di Benedetto, è l’ultimo baluardo. In ogni caso, sarà un protagonista silenzioso e strategico. Non salirà sul balcone di San Pietro. Ma potrebbe impedire che ci salga chi vorrebbe troppo somigliarci.