Cronaca

Papa Leone XIV a Leolandia: la foto “profetica” davanti alla San Pietro in miniatura fa il giro del web

L’immagine è riemersa dai social dopo l’elezione al soglio pontificio: il futuro Leone XIV, allora giovane religioso in visita a Minitalia, posa proprio davanti alla miniatura della basilica di San Pietro. Un dettaglio che ha fatto sorridere molti fedeli e che oggi assume un sapore quasi profetico. “Una giornata d’estate nella Bergamasca che oggi diventa memoria simbolica”, raccontano da Leolandia.

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    A sinistra, il giovane Robert Francis Prevost. A destra, l’amico e compagno di vocazione Padre Lenzi. Alle loro spalle, una fedele riproduzione in scala della basilica di San Pietro. E sopra tutto, il sole di un’estate italiana degli anni Settanta. È questa la fotografia che sta facendo il giro del web in queste ore, dopo l’elezione al soglio pontificio del cardinale statunitense, oggi Papa Leone XIV. Lo scatto, custodito per anni nei ricordi privati di un’amicizia religiosa, è stato pubblicato sul gruppo Facebook del Santuario di Santa Rita da Cascia a Milano e rilanciato poi da Leolandia, il parco divertimenti di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, dove si trova l’area Minitalia con la celebre miniatura della basilica vaticana.

    “Per noi è un grande onore poter condividere questa fotografia – spiega Giuseppe Ira, presidente di Leolandia – che da semplice ricordo si è trasformata in una testimonianza preziosa e inaspettata. È un segno che ci lega idealmente al messaggio di pace e di speranza espresso da Papa Leone XIV nel suo primo discorso”. Un messaggio che nel piccolo universo fantastico del parco a tema per bambini trova eco: “Come parco che accoglie ogni giorno famiglie e bambini – continua Ira – ci sentiamo particolarmente vicini a quei valori di ascolto, accoglienza e cura per le nuove generazioni. E oggi più che mai, con questa fotografia, avvertiamo una responsabilità in più nel coltivarli”.

    La foto, datata 1971, ritrae il futuro Papa durante una giornata trascorsa nella Bergamasca, a Leolandia, quando ancora il parco era noto solo come “Minitalia” e si proponeva di raccontare l’Italia attraverso le sue architetture iconiche. La riproduzione di San Pietro, in particolare, ha colpito l’immaginazione dei fedeli e dei commentatori: che il giovane Prevost, allora religioso agostiniano in visita nel Paese dei suoi antenati, si trovasse proprio lì, davanti alla copia in scala esatta della basilica da cui oggi guida la Chiesa universale, è sembrato a molti un segno del destino. Un dettaglio da cartolina, certo, ma anche uno spunto di riflessione sul misterioso intreccio di casualità e vocazione.

    A rendere più significativo lo scatto è la presenza di Padre Lenzi, figura ben nota nella comunità religiosa milanese, che ha condiviso con Prevost momenti di formazione, di preghiera e di amicizia. È stato proprio lui a recuperare e pubblicare la foto, accompagnandola con parole affettuose che rievocano il valore di quel legame umano, prima ancora che ecclesiale. “Eravamo in gita, spensierati, e quel giorno – ha raccontato – non avremmo mai immaginato che uno di noi sarebbe diventato Papa. Ma la vita, quando è guidata dalla fede, sa sorprendere”.

    Una sorpresa che oggi, a distanza di oltre cinquant’anni, assume i contorni di una favola vera: quella di un ragazzo americano con il cuore diviso tra Chicago e l’Italia, che un giorno si ritrova davanti a San Pietro… per gioco. E che oggi, nella realtà, quella porta l’ha varcata davvero.

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