Storie vere

I fiori sospesi. Il gesto gentile di un anonimo che sta facendo impazzire Firenze

Una mano invisibile regala fiori a chi ha bisogno di un gesto di affetto. Una storia di generosità che continua a sorprendere e commuovere.

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    In Piazza della Signora non si parla d’altro. La notizia tiene banco più dell’abbandono dell’allenatore dei viola Raffaele Palladino. Circa un mese fa un anonimo signore entra in uno dei fiorai più noti in città, acquista un mazzo di fiori di stagione e lo lascia alle fioraie specificando bene “Donatelo a chi ha bisogno di un gesto di affetto e di bellezza“. E così dopo il ‘caffèpagato’ di Napoli – diventato una tendenza a favore di chi il caffè non se lo può permettere, arrivano anche i fiori pagati. Chapeau!!

    “È un gesto gentile che mi sento di fare.”

    Il fioraio è In viale Mazzini a Firenze. E tra quei vasi e profumi che si rinnova questa piccola grande magia. Una generosità anonima, silenziosa, che lascia dietro di sé un sorriso e un piccolo sollievo per chi attraversa un momento difficile. Teatro di questo miracolo è La Fioraia Floricanto, gestita da Beatrice e Giulia, dove si è presentato un uomo, poco più che quarantenne, e ha acquistato un grande mazzo di fiori. Tulipani, margherite, rose, “colori caldi e vivi, mi raccomando“. Ma invece di portarlo via, ha deciso di lasciarlo lì, chiedendo alle fioraie di donarlo a qualcuno che ne avesse bisogno. Le due fioraie sono rimaste stupite. Non capita tutti i giorni di vedere un regalo così disinteressato. E così, la sera, poco prima di chiudere il negozio, hanno deciso di lasciare il mazzo fuori, con un cartello che recitava: “Mazzo di fiori per chi ha bisogno di un gesto gentile.” La mattina dopo, il mazzo era sparito. Qualcuno lo aveva preso, portandosi via con sé un pezzetto di quella gentilezza anonima.

    Un miracolo che continua a fiorire

    Poteva essere un episodio unico, un momento spontaneo. Ma nei giorni successivi il miracolo si è ripetuto. Questa volta, l’acquisto è arrivato tramite il sito web del negozio. Un mazzo altrettanto grande, accompagnato da un biglietto digitale: “Vorrei donare un pensiero gentile, come un fiore lasciato sul ciglio della strada. Un piccolo mazzo sospeso, per regalare un sorriso a chi forse, oggi, ne ha più bisogno di me.” Beatrice e Giulia, sempre più incredule, hanno confezionato il mazzo, aspettando di vedere a chi sarebbe andato. Quel giorno, è entrata nel negozio una ragazza con gli occhiali da sole, lo sguardo basso, il volto segnato dal pianto. Era evidente che qualcosa la turbava profondamente. Le fioraie non hanno avuto dubbi. Hanno preso il mazzo e glielo hanno regalato. Lei lo ha accettato con gioia, ringraziando con un sorriso timido, ma sincero.

    Ancora un dono, ancora un sorriso

    Pochi giorni dopo, l’anonimo benefattore ha colpito ancora, con un altro mazzo sospeso acquistato online. Questa volta il biglietto diceva: “Un gesto effimero, che affida alla bellezza la responsabilità del sollievo. Come una pausa, come un respiro, come un sorriso. Grazie per essere le mani gentili che rendono possibile un gesto invisibile.” Questa volta, a riceverlo è stata una signora, che si stava recando a trovare sua madre, anziana e malata. Le fioraie hanno pensato che quel mazzo avrebbe reso la sua visita un po’ più luminosa. “ .”

    Una gentilezza che sboccia senza nome

    Chi è l’anonimo benefattore? Nessuno lo sa. Conta qualcosa? Forse è una sola persona, forse sono in tanti, legati dall’idea di regalare un piccolo raggio di luce a chi ne ha più bisogno. Ma, in fondo, non è importante scoprirlo. Perché ciò che conta è che i fiori continuano a essere donati, e i sorrisi continuano a sbocciare.

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