Personaggi
Vittorio Sgarbi torna a parlare: “Sto meglio. Cammino per Roma, scrivo, leggo. E su Leone XIV vi dico che…”
Vittorio Sgarbi parla della sua salute, della compagna Sabrina Colle e commenta l’elezione del nuovo Papa: “Prevost? Più curiale, ma prosegue la linea di Francesco. La città è piena di gente, torno presto”
Dopo settimane di silenzio, ricovero e voci preoccupate, Vittorio Sgarbi è tornato a farsi sentire. Lo fa nel giorno del suo compleanno, affidando le prime dichiarazioni al Corriere della Sera e ricevendo una dedica pubblica dalla compagna Sabrina Colle, che ha pubblicato una foto insieme a lui, in bianco e nero, tra le più intime degli ultimi anni.
“Sto molto meglio”, ha spiegato il critico d’arte, colpito da una forma di depressione che lo aveva costretto a farsi curare all’ospedale Gemelli. “Cerco di muovermi, tengo attivo il corpo. Cammino per Roma. Il tempo è bello e l’elezione del nuovo Papa ha riempito la città di gente”.
Sgarbi non ha perso la sua verve né il suo spirito d’osservazione. Anche dal letto d’ospedale ha seguito, da vicino, le vicende del conclave. E oggi, a mente più lucida, ha commentato l’elezione di Leone XIV con la consueta lucidità: “Ho notato subito che, a differenza di Bergoglio, Prevost ha un atteggiamento più curiale. Ma in fondo porta avanti la linea di Papa Francesco”. Un’analisi secca, senza effetti speciali, ma centrata sul cuore della questione.
Nel frattempo, il vulcanico Vittorio non è rimasto con le mani in mano. “Ho lavorato. Ho scritto – in modo più lento, più ragionato – ho letto molto. E intanto è uscito anche un mio libro nuovo”. Il titolo non lo rivela, ma promette che lo presenterà presto, magari in occasione degli eventi della Milanesiana 2025, dove è già previsto il suo ritorno ufficiale in pubblico.
Non parla di politica, né delle polemiche che lo hanno travolto nei mesi scorsi. Preferisce restare sul personale, su quel camminare lento e meditativo che gli sta restituendo energia. E per uno come lui, capace di incendiare una stanza con una frase e di dividere l’opinione pubblica anche parlando di Tiziano o Sanremo, è già un passo enorme.
Bentornato, professore.