Animali
Aerei, nuova vita per i pet viaggiatori: via libera ai cani in cabina (anche se XXL)
La rivoluzione nei cieli parte dal 12 maggio: cani e gatti potranno viaggiare in cabina anche se “oversize”, purché in trasportini ben fissati. Meno stress per gli animali, più domande (e forse grattacapi) per le compagnie low cost
Addio, almeno in teoria, ai viaggi in stiva per i nostri amici a quattro zampe. Dal 12 maggio, data della prossima riunione del Cda di Enac, cambiano le regole per il trasporto degli animali sugli aerei italiani: una vera e propria rivoluzione per chi viaggia con il proprio pet e sogna di tenerlo accanto durante tutto il volo. Secondo quanto anticipato dal Ministero dei Trasporti, la nuova normativa amplierà in modo significativo la possibilità di portare cani e gatti in cabina, alleggerendo i vincoli finora imposti da compagnie e regolamenti.
La delibera in arrivo stabilisce che sarà “consentito il trasporto in cabina di animali domestici, alloggiati all’interno di un apposito trasportino da collocarsi anche al di sopra dei sedili, purché adeguatamente assicurato tramite le cinture di sicurezza o altri sistemi di ancoraggio”. La vera novità, però, è quella legata al peso: l’animale e il trasportino potranno insieme superare i limiti attuali – in media tra i 7 e i 10 chili – a patto che non si ecceda il peso massimo previsto per un passeggero medio.
Insomma: non è ancora il momento di portare un cavallo islandese a bordo, ma un Labrador, un setter e persino un placido San Bernardo potrebbero finalmente evitare lo stress della stiva pressurizzata e viaggiare insieme al proprio umano. Almeno sui voli nazionali, per ora.
Restano tuttavia molti aspetti ancora da chiarire. Primo fra tutti: i costi. Verrà previsto un supplemento in base alla taglia? Saranno introdotti limiti sul numero massimo di animali ammessi in cabina per ogni volo? E in caso di allergie o timori tra i passeggeri? Le compagnie low cost, che hanno fatto della razionalizzazione dello spazio e della tariffa base senza fronzoli la loro bandiera, saranno le più esposte a gestire la rivoluzione. Ma è chiaro che la domanda di viaggi pet-friendly è in crescita costante e il mercato non può più ignorarla.
L’Italia si allinea così ad altri Paesi europei dove la presenza di animali in cabina è regolamentata con maggiore elasticità. Una svolta culturale prima ancora che normativa, che riconosce il legame sempre più stretto tra viaggiatore e animale domestico. Resta solo da capire se tra hostess, trolley e bambini in volo ci sarà abbastanza spazio anche per una ciotola e una zampa.