Cucina

L’oro dolce dei Balcani: la tradizione dell’halva di semi di girasole

Dalle sue origini affascinanti fino alla ricetta autentica: ecco come nasce uno dei dolci più amati e diffusi nei mercati di Turchia, Bulgaria, Grecia, Russia e Medio Oriente. Una delizia che unisce storia, cultura e sorprendenti proprietà nutritive.

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    Una storia che profuma di tradizione

    Il termine halva deriva dal termine arabo ḥalwā, che significa “dolce”. Le sue radici sono antichissime: le prime versioni documentate compaiono tra Persia e regioni ottomane già dal XIII secolo. Nel corso dei secoli, la ricetta ha viaggiato lungo rotte commerciali e culturali, arrivando nelle attuali Turchia, nei Balcani, in Grecia e fino alla Russia.
    Esistono molte varianti: a base di semola, tahina (crema di sesamo), noci o semi di girasole. Proprio quest’ultima è tra le più popolari nell’Europa orientale, grazie alla disponibilità locale del girasole e al suo sapore ricco e aromatico.

    Perché i semi di girasole?

    Ricchi di grassi “buoni”, vitamine del gruppo B e minerali come magnesio e fosforo, i semi di girasole sono un ingrediente tradizionale ma anche sorprendentemente attuale. Nella versione dell’halva, vengono tostati e macinati fino a diventare una crema rustica che, unita a un caramello leggero, dà vita a un dolce compatto, friabile e naturalmente profumato.

    La ricetta dell’halva ai semi di girasole

    Ingredienti (per circa 8 porzioni)

    • 200 g di semi di girasole sgusciati
    • 120 g di zucchero
    • 80 g di miele (o sciroppo di glucosio nelle versioni più tradizionali)
    • 50 ml di acqua
    • 1 pizzico di sale
    • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (facoltativo)

    (Nelle preparazioni industriali può essere presente anche pasta di semi di girasole, ma a livello casalingo la versione tostata e macinata resta la più comune e fedele alla tradizione.)

    Procedimento

    Tostare i semi

    Distribuisci i semi di girasole su una padella antiaderente e falli tostare a fiamma media per 4–5 minuti, mescolando spesso. Devono dorarsi leggermente e sprigionare il loro profumo, ma senza bruciare.
    Lasciali raffreddare completamente.

    Ridurli in crema

    Una volta freddi, frulla i semi in un mixer potente fino a ottenere una consistenza sabbiosa e poi via via sempre più cremosa.
    Se necessario, procedi a intervalli per evitare di surriscaldare il motore.
    Aggiungi un pizzico di sale e, se lo gradisci, la vaniglia.

    Preparare lo sciroppo

    In un pentolino unisci acqua, zucchero e miele. Cuoci a fuoco medio finché la miscela raggiunge una consistenza densa, simile a un caramello chiaro (circa 118–120°C, fase “soft ball”).
    Se non hai un termometro, osserva che lo sciroppo cominci a filare e diventi viscoso.

    Unire crema e sciroppo

    Versa lo sciroppo caldo nella crema di semi e mescola energicamente con una spatola. Il composto tenderà a compattarsi man mano che lo zucchero cristallizza: è normale ed è proprio questa reazione a creare la tipica consistenza friabile dell’halva.

    Modellare e raffreddare

    Trasferisci la massa in uno stampo foderato con carta da forno, pressandola bene.
    Lascia riposare a temperatura ambiente per 3–4 ore, finché non diventa solida e facile da tagliare.

    Servire

    Taglia l’halva a fette o cubotti. Si conserva per diversi giorni in un contenitore ermetico, senza necessità di frigorifero.

    Un dolce antico che parla al presente

    L’halva di semi di girasole è un dessert che unisce tradizione e modernità: ricca ma naturale, dolce ma non stucchevole, perfetta da gustare da sola o accompagnata da tè caldo o caffè.
    Una ricetta che racconta secoli di scambi e contaminazioni tra culture diverse, ma che continua — ieri come oggi — a conquistare chiunque ami i sapori autentici.

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