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Panino a 8 euro e acqua a peso d’oro: sosta salata in autogrill
Altro che pausa economica: mangiare o bere in autostrada è diventato un lusso. Un’indagine condotta in 16 aree di sosta fotografa rincari a raffica, con l’acqua che costa fino a cinque volte più che al supermercato e un panino che può arrivare a 8,50 euro. Male anche la colazione: +16% per le brioche, +7% per il caffè. E la Coca-Cola? Oltre 8 euro al litro.
Fare una pausa durante un viaggio in autostrada può trasformarsi in un piccolo salasso. Tra acqua venduta come fosse champagne, panini con prezzi da bistrot e gelati da trattoria gourmet, le aree di servizio italiane sembrano sempre più pensate per svuotare il portafoglio degli automobilisti affamati e assetati.
A dirlo non sono solo i malumori dei viaggiatori ma anche l’ultima indagine di Altroconsumo, che ha monitorato 16 aree di sosta lungo le principali tratte del Paese. Il dato che salta subito all’occhio? Una bottiglietta d’acqua da mezzo litro costa in media 1,59 euro, il che significa oltre 3 euro al litro. Nei supermercati? Appena 63 centesimi. Più di cinque volte meno.
E i panini? Quelli con farciture semplici – pane, salume, un po’ di formaggio – arrivano a costare 8,50 euro. La media, comunque, resta alta: 6,80 euro, contro i 4,30 dei bar cittadini. Un sovrapprezzo del 57%. Si salva qualcosa? Solo il fatto che l’anno scorso il prezzo medio era ancora più alto: 7,20 euro.
Sul fronte colazioni, la situazione non migliora. Un cornetto viaggia tra 1,50 e 2,20 euro, con una media di 2 euro tondi. Rispetto al 2024 è un rincaro del 16%. Il paragone con un bar fuori autostrada (1,37 euro) è impietoso: il prezzo cresce del 47%. Anche il caffè segue la stessa tendenza: 1,46 euro in media all’autogrill, +7% rispetto all’anno scorso e +21% rispetto ai bar cittadini.
Capitolo cappuccino: qui i prezzi variano tra 1,60 e 2,20 euro, per una media di 1,85 euro. Se il costo è rimasto stabile rispetto al 2024, il confronto con la media cittadina (1,60 euro) dice +16%.
Voglia di una bibita? Prepararsi a mettere mano al portafoglio. Una Coca-Cola può arrivare a costare 8 euro al litro. E se si aggiunge un gelato confezionato, il conto sale ancora: uno stecco al cioccolato supera i 3 euro, contro l’1,30 dei supermercati.
La morale? In autogrill non si paga solo il prodotto, ma anche la posizione, il tempo risparmiato e – forse – la mancanza di alternative. Una pausa obbligata che ha il sapore amaro del rincaro.