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Contante, la BCE avverte: “Fondamentale nelle crisi, tenetene sempre in casa”

Dal blackout ai conflitti internazionali, i momenti di emergenza mostrano come il contante resti il mezzo più sicuro per affrontare situazioni impreviste. La raccomandazione: tenere da parte una piccola somma per ogni membro della famiglia.

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    Nonostante il crescente uso dei pagamenti digitali, la Banca centrale europea ricorda che il contante non deve sparire. Anzi, in caso di crisi è una risorsa preziosa. Nel bollettino economico, in un articolo dal titolo eloquente “Keep calm and carry cash” (“Mantieni la calma e porta con te il contante”). La BCE sottolinea come le banconote siano «una componente essenziale della preparazione nazionale alle crisi». Utili non solo per le necessità quotidiane, ma anche per la stabilità del sistema economico.

    La raccomandazione è chiara: conservare in casa una piccola scorta di contanti sufficiente a coprire le spese essenziali per almeno 72 ore. La cifra indicata varia tra i 70 e i 100 euro a persona. Suggerimenti simili sono già stati diffusi da vari governi europei, tra cui Olanda, Finlandia e Austria.

    Lo studio della BCE prende in esame diversi momenti critici: la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina, la crisi del debito greco e il blackout che ha colpito la penisola iberica nell’aprile 2025. In ognuno di questi casi, si è visto come la domanda di contante sia cresciuta rapidamente.

    Un esempio concreto arriva dal 2020: alla fine di quell’anno, l’emissione di banconote nell’area euro era aumentata di oltre 140 miliardi di euro. Un fenomeno simile si è ripetuto all’inizio della guerra in Ucraina. Nei Paesi confinanti, nel primo mese di conflitto l’emissione media giornaliera di banconote è salita del 36%, con un picco di 80 milioni di euro in un solo giorno a fine febbraio 2022.

    Secondo la Bce, il contante resta «l’unica passività della banca centrale accessibile direttamente a tutti». Ciò significa che, a differenza dei pagamenti elettronici, le banconote non dipendono da sistemi tecnologici o dalla connessione a internet e per questo rappresentano un punto fermo in situazioni di emergenza.

    Lo studio avverte: «In tutti i diversi episodi di crisi, l’utilità del contante cresce in modo significativo quando la stabilità viene minacciata. A prescindere dalla natura dell’emergenza o dal livello di digitalizzazione». In altre parole, quando la fiducia vacilla, i cittadini si affidano ancora alle banconote come mezzo sicuro di pagamento e come riserva di valore.

    Il messaggio è chiaro: pur in un mondo che corre verso la digitalizzazione, il contante resta un’ancora di sicurezza. Tenere qualche banconota in casa non è solo una precauzione personale, ma anche un contributo alla resilienza dell’intero sistema economico.

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