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Furti sui treni: tutte le nuove tecniche dei ladri e gli avvertimenti della Polizia ferroviaria

Furti e borseggi sui treni sono in costante aumento e i ladri utilizzano tecniche sempre più ingegnose. Dai diversivi creati con monetine al sistema del “bagaglio matrioska”, i passeggeri diventano spesso vittime inconsapevoli. Gli ultimi episodi – incluso quello che ha coinvolto il deputato Matteo Richetti – mostrano un fenomeno ormai quotidiano e diffuso.

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    I furti sui treni non sono più episodi sporadici, ma un fenomeno strutturale che coinvolge quotidianamente pendolari, turisti e viaggiatori in tutto il Paese. L’ultimo caso, diventato pubblico perché ha colpito un volto noto della politica, è quello di Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, che durante un viaggio Brescia–Roma si è visto sottrarre due bagagli. Un incidente che per gli operatori del settore non ha nulla di eccezionale: ciò che sorprende non è l’episodio in sé, ma la frequenza con cui simili situazioni si verificano ormai su molti convogli.

    Come confermano gli esperti della Polizia ferroviaria, i ladri agiscono con estrema rapidità e con schemi ben collaudati. Non si tratta di criminali improvvisati, ma spesso di gruppi organizzati che monitorano i passeggeri, studiano le loro abitudini e sfruttano ogni piccolo momento di distrazione.

    La mappa dei furti: tra stazioni e carrozze

    «È un fenomeno criminale odioso con cui ci confrontiamo ogni giorno: nelle stazioni, sui treni e persino nelle aree esterne», spiega a Adnkronos Nunzio Trabace, dirigente del secondo settore della Polizia ferroviaria della Lombardia.

    La Polfer distingue due grandi contesti:
    1. Le stazioni, dove agiscono soprattutto borseggiatrici esperte nel cogliere l’attimo giusto, ovvero un portafoglio che spunta dalla tasca, uno smartphone appoggiato sulla valigia o un passeggero carico di bagagli.
    2. I convogli in movimento, dove entrano in gioco gruppi composti da tre o quattro persone, coordinate con auricolari e telefoni.

    La logica è semplice: confondersi tra i viaggiatori, individuare il bersaglio e colpire nel momento di maggiore vulnerabilità, spesso quando il treno rallenta per entrare in stazione.

    Il metodo “monetine” e gli altri trucchi più diffusi

    Il trucco della monetina lanciata a terra è uno dei più comuni: un complice fa cadere alcune monete vicino alla vittima o gliele tende come se appartenessero a lui. Mentre il passeggero si china o si distrae, un altro criminale afferra la borsa o lo zaino riposto sopra o accanto al sedile.

    Un’altra strategia frequente è la richiesta di informazioni: indicazioni sul posto a sedere, sui binari o sul bagaglio a mano. Basta qualche secondo per distogliere lo sguardo dal proprio trolley e perderlo.

    I criminali più organizzati utilizzano anche il sistema del “bagaglio matrioska”: ne sistemano uno ingombrante vicino alla valigia della vittima per rallentare eventuali reazioni e creare confusione durante la fuga. In alcuni casi nascondono la refurtiva in un’altra valigia vuota che portano con sé per sembrare passeggeri come gli altri.

    Le bande agiscono spesso in quattro: due controllano l’ingresso dei passeggeri al vagone, mentre gli altri due eseguono il furto. La scelta della vittima non è mai casuale: «Puntano sui bagagli più vistosi, quelli che suggeriscono un contenuto di valore», precisa Trabace.

    I momenti più pericolosi

    La maggior parte dei furti avviene nelle fasi più caotiche del viaggio:

    • salita e discesa dei passeggeri,
    • ingresso o uscita dalla stazione,
    • cambi di carrozza,
    • soste brevi, quando i ladri approfittano di porte aperte e affollamenti.

    In questi momenti cala inevitabilmente l’attenzione e i criminali ne approfittano per colpire e allontanarsi prima che la vittima si accorga del furto.

    Le raccomandazioni della Polfer

    Per prevenire i furti, le forze dell’ordine consigliano alcune precauzioni di base ma molto efficaci:

    • tenere sempre sott’occhio il bagaglio, preferendo valigie ridotte e zaini da tenere vicino;
    • non lasciare oggetti di valore in vista;
    • evitare di allontanarsi dal posto durante le soste;
    • diffidare di chi crea distrazioni, dà indicazioni non richieste o si avvicina troppo;
    • in caso di sospetti, avvisare immediatamente il personale ferroviario o la Polfer.

    Un’attenzione costante, soprattutto nei momenti più caotici, può ridurre drasticamente il rischio di furti.

    Un fenomeno in crescita, ma contrastato

    Grazie ai controlli intensificati e all’azione coordinata della Polizia ferroviaria, negli ultimi anni molte bande specializzate sono state identificate e arrestate. Tuttavia, l’enorme volume di passeggeri e la naturale mobilità dei treni rendono difficile un controllo totale del fenomeno.

    Per questo, prevenire resta la strategia più efficace: conoscere le tecniche utilizzate dai ladri e mantenere alta la soglia di attenzione significa proteggere i propri effetti personali e rendere più sicuro il viaggio per tutti.

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