Cinema
Claudia Cardinale, la diva che non voleva fare cinema, tra successo, scandali, segreti e passioni ribelli
Dalla violenza che la rese madre giovanissima alla bugia di un figlio presentato come fratello, dal controllo ossessivo del produttore Franco Cristaldi all’amore liberatorio con Pasquale Squitieri: la Cardinale non fu solo la musa de Il Gattopardo o la Jill di Sergio Leone, ma una donna che sfidò convenzioni, gossip e ipocrisie.
Claudia Cardinale se n’è andata a 87 anni, nella sua casa di Nemours vicino Parigi. Per tutti era Angelica ne Il Gattopardo, la prostituta coraggiosa di C’era una volta il West, la musa di Fellini e Visconti. Ma la sua vera storia, lontana dai riflettori, è stata ben più dura, segnata da segreti e battaglie personali che la resero una diva ribelle, unica nel panorama italiano.
Nata a Tunisi nel 1938 da genitori siciliani, Claudia non sognava il cinema. Anzi, raccontava di avere rifiutato con rabbia la femminilità e la vita da attrice. Ma un concorso di bellezza, “La più bella italiana di Tunisi”, la catapultò a Venezia e le aprì le porte di Cinecittà. Poco dopo, però, la sua vita cambiò in modo drammatico: rimase incinta a seguito di una violenza. Da lì la decisione di tenere il bambino, Patrick, ma di nasconderlo al mondo. Per anni fu presentato come suo fratello, mentre lei recitava già accanto a Mastroianni e Delon.
Dietro quella bugia c’era la mano del produttore Franco Cristaldi, che l’aveva messa sotto contratto e ne gestiva ogni scelta, privata e pubblica. “Ero sua dipendente in tutto”, confessò anni dopo. Una gabbia dorata che però la rese ancora più determinata a ritagliarsi un ruolo da protagonista, non solo sul set. Quando nel 1974 incontrò Pasquale Squitieri, regista e compagno per 27 anni, la Cardinale trovò finalmente quella che definì “la mia libertà”. Con lui ebbe la figlia Claudia e ricominciò a vivere senza filtri, dopo anni di obbedienza forzata.
Eppure, per il pubblico rimase la bellezza indomabile che Visconti difendeva a ogni costo, la donna che Leone trasformò in simbolo di resistenza nel West, l’attrice che a Hollywood scelse di non restare, nonostante la vicinanza a divi come Paul Newman e Rock Hudson. Amava definirsi “un’esploratrice”, e in effetti la sua carriera è stata un viaggio continuo, fatto di scelte anticonvenzionali, rifiuti clamorosi, ruoli che hanno segnato l’immaginario.
Premiata nei festival di tutto il mondo, dagli Oscar europei al Leone d’oro a Venezia, Claudia Cardinale resta soprattutto un’icona di ribellione femminile: madre segreta, amante controllata, diva che seppe dire no alle regole di Hollywood e sì alla libertà. La sua voce roca e il suo sguardo fiero hanno raccontato più di qualsiasi sceneggiatura.