Cinema

Dakota Johnson, la diva che non vuole esserlo: “Mi dispiace abbiate dovuto assistere a questa scena”

Quando i fotografi la assediano, Dakota Johnson non reagisce con vanità ma con imbarazzo. Si irrigidisce, arrossisce, e chiede scusa per l’attenzione ricevuta. Un ritratto inatteso della star di Cinquanta sfumature, che preferisce la discrezione alla teatralità.

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    Dakota Johnson è molto più fragile di quanto appaia sullo schermo. La figlia di Melanie Griffith e Don Johnson, nipote di Tippi Hedren, potrebbe incarnare alla perfezione il mito della diva hollywoodiana, ma è l’esatto opposto. Non ama le luci, i clamori, né tantomeno le invasioni di campo dei fotografi. Quando si ritrova al centro dell’attenzione, il suo corpo sembra spegnersi, come se un interruttore invisibile ne rallentasse i movimenti.

    È successo anche all’ultimo evento a cui ha partecipato. Appena le fotocamere hanno iniziato a lampeggiare e i flash si sono moltiplicati, Dakota si è irrigidita. Niente sorrisi studiati o pose ammiccanti, nessuna smorfia da diva. Solo un volto che si tingeva lentamente di rosso e un leggero tremito nelle mani. «Mi dispiace abbiate dovuto assistere a questa scena», ha sussurrato poco dopo, con una delicatezza quasi disarmante.

    In un’epoca in cui le star sembrano vivere solo attraverso l’immagine, Dakota è una contraddizione vivente. Timida, riservata, incline all’introspezione, non cerca mai il centro del palcoscenico. Persino le interviste le provocano ansia: preferisce parlare dei suoi film, non di sé stessa. Il successo planetario di Cinquanta sfumature di grigio non l’ha cambiata, anzi, l’ha resa ancora più schiva.

    Chi la conosce bene racconta che dietro la calma apparente c’è una sensibilità fuori dal comune. Ama leggere, scrivere, viaggiare in silenzio. Sul set è disciplinata e gentile, ma una volta spente le luci si dissolve, quasi volesse tornare invisibile.

    Nel mondo dell’ostentazione, Dakota Johnson resta una figura anacronistica: una star che arrossisce sotto i riflettori, che chiede scusa per essere osservata e che preferisce la verità all’apparenza. Forse proprio per questo continua ad affascinare, perché in un universo di maschere lei è rimasta autentica.

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