Spettacolo
«Io una letterina? Quando guardavo Passaparola ero più focalizzata a dare le soluzioni»: Samira Lui si racconta
Samira Lui, oggi volto amatissimo del preserale di Canale 5, ripercorre i suoi inizi tra infanzia, bullismo e sogni di bambina. Parla della madre, “ancora estranea al mondo della tv” ma sempre orgogliosa, e dell’amore solido con Luigi Punzo, al suo fianco da sette anni: «Un giorno vorrò una famiglia, ma intanto penso al lavoro».
Alle dieci del mattino, mentre l’Italia controlla distrattamente le notifiche, Samira Lui aspetta un verdetto più serio: gli ascolti. Finora, però, ansie non ce ne sono state. La Ruota della fortuna con Gerry Scotti vola, e lei ne è il volto rivelazione. «Ogni puntata è diversa, non è solo un quiz: per me è un vero show. Con Gerry c’è una sintonia familiare, a volte mi dimentico delle telecamere», racconta.
Il pubblico la adora, e non solo per il sorriso. Samira è diventata un simbolo di freschezza in un programma storico. Ma il suo approccio non è da “letterina”. «Quando guardavo Passaparola non pensavo di fare la valletta, ma ero più concentrata sulle soluzioni del gioco. Ho sempre voluto avere un obiettivo mio».
Oggi quell’obiettivo sembra a portata di mano, anche se lei resta prudente: «C’è tanta strada da fare, Gerry è un maestro e sto imparando. Niente è scontato». E a tenerla con i piedi per terra c’è la mamma, rimasta in Friuli mentre lei vive a Milano: «Per lei il mio è un lavoro come un altro. Mi vede felice e basta. Anzi, cerca sempre di mettermi le scarpe di piombo».
Il successo, però, non l’ha trasformata. «La mia normalità non è cambiata. Forse mia madre si stupisce quando le chiedono se sono sua figlia, ma per noi è tutto naturale».
E poi c’è l’amore. Samira è legata da sette anni a Luigi Punzo. «Non esiste crisi del settimo anno. Luigi ha vissuto ogni mio passo, dalle prime telefonate ai casting. È sempre stato al mio fianco, anche quando non poteva esserci fisicamente».
Sogni per il futuro? «Vorrei un programma tutto mio, e anche una famiglia. Tempo al tempo. Intanto vivo il presente e me lo godo».