Musica
Gigi D’Alessio, la nuova vita tra musica e tv: «Ora mi godo la serenità»
A 58 anni il cantautore partenopeo è al culmine della carriera: stadi pieni, show in prima serata e un pubblico trasversale che lo sostiene. Dopo dieci edizioni lascia The Voice, ma senza strappi: “Mi prendo una pausa, è tempo di nuove esperienze”.
Gigi D’Alessio si racconta a cuore aperto sulle pagine di la Repubblica e traccia un bilancio di una carriera che oggi, a 58 anni, appare nel suo momento più alto. Amatissimo dal pubblico, protagonista in televisione e in grado di riempire gli stadi, il cantautore partenopeo confessa di aver finalmente raggiunto quella serenità che per lungo tempo gli era mancata.
Uno dei passaggi più discussi riguarda il suo addio a The Voice. Dopo dieci edizioni da coach, D’Alessio ha deciso di fermarsi: «Non c’è stato alcuno strappo con la Rai – spiega –. Sto bene sia di qua che di là. Semplicemente non voglio ripetermi: mi prendo un paio d’anni sabbatici». Antonella Clerici, che ha guidato il talent, ha accolto con dispiacere la notizia, pur senza rancori, consapevole di perdere un amico e un professionista amatissimo dal pubblico.
Il futuro lo vedrà protagonista su Canale 5, accanto a Vanessa Incontrada, in un nuovo show. «Oggi mi cercano tutti, non solo in tv – aggiunge –. Nella musica vogliono duettare con me e continuo a suonare davanti a stadi gremiti». Eppure non sempre è stato così. Per anni D’Alessio è stato etichettato come cantante “di serie B”, vittima di pregiudizi e snobismo. «Ti stroncano prima ancora di ascoltarti – racconta –. Per qualcuno ero solo pop napoletano. Ma ho fatto gavetta, non ho mai mollato. La mia vittoria era vedere la gente che veniva ai concerti».
A dargli forza, anche legami importanti. Come quello con Silvio Berlusconi, che lo volle al suo matrimonio simbolico con Marta Fascina: «Mi chiese di cantare le canzoni napoletane che amava tanto. Era un rapporto di amicizia sincera, non gli ho mai chiesto nulla, se non una volta di aiutarmi a trovare un medico per mio fratello». Oppure quello con Pippo Baudo, a cui ha dato l’ultimo saluto pochi giorni fa in Sicilia: «Era come un padre, non passava settimana senza una telefonata per un consiglio. Mi mancherà: era il timbro sul passaporto».
E poi Diego Armando Maradona, conosciuto nel 1987 e frequentato fino agli ultimi anni di vita. «Ho passato con lui un paio di settimane a Dubai per un documentario – ricorda –. Diego era un uomo solo, nonostante la folla intorno. Mi voleva bene perché non gli ho mai chiesto nulla. Mi faceva tenerezza».
Oggi, padre di sei figli, amico di grandi personaggi e protagonista della musica italiana, D’Alessio può dirlo senza esitazioni: ha superato i giudizi e si gode un pubblico che non lo ha mai abbandonato.