Musica
Massimo Ranieri vivo e vegeto: smontata la fake news sulla sua morte, il cantante napoletano smentisce i necrologi fasulli
L’artista è intervenuto per tranquillizzare i fan dopo l’ennesima “bufala mortuaria” che ha colpito i vip italiani. Nei mesi scorsi era toccato a Maurizio Mattioli e Umberto Tozzi, mentre Sandra Milo fu vittima di uno scherzo di pessimo gusto.
Massimo Ranieri è vivo, canta, balla e lotta ancora. La notizia del suo decesso, circolata nelle ultime ore su un sito specializzato in fake news, si è propagata rapidamente online, finendo perfino per ingannare motori di ricerca e aggregatori. Una bufala che ha avuto vita breve ma intensa, costringendo lo stesso artista napoletano a intervenire sui social per rassicurare i fan: «Sto bene, è tutto falso».
Non è la prima volta che un personaggio famoso si ritrova “defunto” sul web senza saperlo. Anzi, il fenomeno delle morti inventate è diventato un classico della disinformazione online. Qualche giorno fa era stato il turno di Maurizio Mattioli, che non aveva nascosto l’irritazione: «Queste cose non fanno più ridere», aveva commentato. Prima ancora era toccato a Umberto Tozzi, anche lui dato per morto da siti acchiappa-click mentre continuava la sua carriera senza interruzioni.
Il caso Ranieri conferma come queste bufale, per quanto facilmente smontabili, abbiano una capacità di diffusione impressionante. Spesso partono da portali costruiti apposta per generare traffico con titoli shock e finiscono per rimbalzare ovunque, amplificate dai social e da chi condivide senza controllare.
A Napoli la notizia falsa ha scatenato allarme e incredulità, tanto che anche il deputato e giornalista Francesco Borrelli è intervenuto per chiarire: «Massimo Ranieri è vivo e sta bene, attenzione a non diffondere notizie prive di fondamento».
La lista delle vittime di necrologi fasulli è lunga. Lo scorso anno era finito nel mirino Salvatore Desideri, figlio di Nico Desideri, con una fake costruita nei dettagli che parlava di un incidente stradale. E come dimenticare Sandra Milo, che negli anni Sessanta fu svegliata in diretta radio dalla falsa notizia della morte della madre: uno scherzo di pessimo gusto rimasto negli annali.
Il copione, insomma, si ripete. Cambiano i nomi, ma l’effetto è sempre lo stesso: sgomento tra i fan, imbarazzo tra chi rilancia e rabbia da parte dei diretti interessati. Massimo Ranieri, ancora una volta, ha scelto l’ironia e la leggerezza per mettere a tacere i becchini digitali. E il pubblico, per fortuna, potrà continuare ad applaudirlo dal vivo.