Musica
Quella volta che Big Luciano diede una lezione di vita ad Andrea Bocelli
Andrea Bocelli ricorda l’inizio burrascoso della sua amicizia con il Maestro: una lite, un rimprovero, un abbraccio. Da lì è nata una delle relazioni più significative della sua carriera. “Mi disse parole dure, ma vere. E oggi lo ringrazio.”
Non sempre le grandi amicizie nascono sotto una buona stella. Andrea Bocelli lo sa bene. Il tenore toscano, oggi tra i cantanti italiani più conosciuti e amati nel mondo, ha ricordato in un’intervista il primo, clamoroso scontro con Luciano Pavarotti: “Avevo criticato un’esibizione al Pavarotti & Friends, in cui lui cantava con Sting un brano d’opera. Non mi piacque, dissi la mia. E sbagliai: ero giovane, e quelle erano critiche stupide, inopportune”.
Parlerai quando sarai il numero uno: un rimprovero profetico
La reazione di “Big Luciano” non si fece attendere. Ma invece di alimentare la polemica, Pavarotti lo invitò a casa sua, a Pesaro. “Mi portò in una stanza e mi disse: ‘Quando non sei nessuno, devi imparare a stare zitto. Te lo dico ora che non sei nessuno, e te lo dico per quando sarai il numero uno’. Fu un momento commovente. Ci chiarimmo e mi abbracciò. Quella frase non l’ho mai dimenticata”.
Trent’anni di carriera e un nuovo slancio internazionale
Oggi Bocelli celebra trent’anni di carriera e si prepara a un tour mondiale che toccherà la Polonia, gli Stati Uniti e due concerti-evento tra le rovine di Pompei, il 27 e 28 giugno. Ha firmato un contratto esclusivo con AEG Presents, colosso dell’intrattenimento che organizza i tour globali di artisti come Taylor Swift, Ed Sheeran e i Rolling Stones. “Non mi interessa tanto l’aspetto commerciale”, spiega Bocelli, “quanto quello umano. Il CEO Jay Marciano è venuto a trovarmi personalmente. Quello mi ha convinto”.
La voce, l’amore e il sogno di una vacanza
Il 30 settembre sarà tra i protagonisti dell’evento Pavarotti 90 all’Arena di Verona, per celebrare la nascita del Maestro. “Luciano è stato fondamentale. Se oggi canto come canto, è grazie a lui. Ho imparato a usare la voce con criterio, senza bruciarla. Prima cantavo ‘sul capitale’, ora sugli interessi” Eppure, anche le leggende hanno bisogno di fermarsi. “Cosa desidero? Una vacanza. La mia azienda sono le mie corde vocali. Le curo con dedizione, ma ogni tanto chiedono tregua”.