Televisione
Beppe Convertini risponde alle stroncature di Ballando: «Io sono l’uomo medio e ne vado fiero. Orrido è altro, la guerra è orrida»
Convertini trasforma le stroncature in orgoglio: «Vado fiero del mio legame con mia madre malata, i miei nipoti sono ragazzi medi, il cuore dell’Italia». E replica a Selvaggia Lucarelli: «Orrido non è un ballo, ma la guerra».
A Ballando con le Stelle non si balla soltanto. Si combatte, si sopporta, si risponde colpo su colpo. E Beppe Convertini, dopo una partenza traballante sul parquet del sabato sera di Rai1, ha scelto di non restare in silenzio davanti alle bordate arrivate dalla giuria. Il conduttore pugliese, criticato per la sua rigidità e per un passo a due definito “orrendo” da Selvaggia Lucarelli, ha deciso di ribaltare il tavolo e trasformare le stroncature in bandiera.
«L’uomo medio sta spaccando!», ha dichiarato con un sorriso, rivendicando con orgoglio quell’etichetta che in altri contesti potrebbe suonare come un’offesa. «Io sono felicissimo di essere un uomo medio. Gli eroi sono pochi, sono quelli che salvano le vite. Io sono un uomo medio e va benissimo così».
Dietro le sue parole non c’è solo la replica televisiva, ma un racconto più personale. «Amo mia mamma, considerate che è malata, il Parkinson sta degenerando sempre di più, quindi vado fiero del mio legame con lei», ha confidato Convertini, ricordando quanto il sostegno della sua famiglia sia per lui il vero applauso. «A casa si sono creati dei gruppi d’ascolto per seguire me, l’uomo medio. E anche i miei nipoti sono ragazzi medi, ragazzi di provincia, il cuore dell’Italia».
Poi l’affondo elegante, ma diretto, contro la giurata più tagliente: «Selvaggia Lucarelli è una donna intelligente, è una donna che le parole le conosce e in quel caso quell’“orrido” non mi è piaciuto. Orrido è altro, la guerra è orrida. Magari ho fatto un’esibizione che non le è piaciuta, ma non è bello dire che era orrida».
Un modo per spostare l’asticella dal giudizio televisivo al peso delle parole, ricordando che la tv del sabato sera è un’arena, sì, ma non un tribunale. E che dietro a una performance può esserci molto di più: la fragilità di un figlio che accudisce la madre, l’affetto di una famiglia che si stringe attorno al proprio beniamino, la volontà di mostrarsi per quello che si è. Medio, forse, ma autentico.
Convertini ha così trasformato una stroncatura in un assist. Perché se Ballando è anche racconto, lui il suo lo ha già portato in pista. E chissà che non siano proprio gli “uomini medi” a far ballare più di tutti l’Italia.