Televisione

Carlo Conti lavora al Sanremo 2026: tra Patty Pravo e LDA, il direttore artistico prepara un cast tra vecchie glorie e nuove promesse

Conti vuole un Sanremo che unisca memoria e futuro. Confermato Ermal Meta, vincitore nel 2018, mentre si lavora su altri nomi di peso e su un cast che promette equilibrio tra classici e novità.

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    Sono giorni di lavoro intenso per Carlo Conti, che dopo la riconferma alla guida di Tale e Quale Show si divide tra le registrazioni televisive e le riunioni riservate sul Festival di Sanremo 2026. Il conduttore e direttore artistico toscano sta definendo i primi tasselli di un cast che, come da tradizione, promette di unire generazioni e stili, nel segno della musica italiana di qualità.

    Il progetto di Conti, raccontano fonti vicine alla produzione, è quello di un Festival della memoria e del futuro. E così, per la quota “vecchie glorie”, non poteva mancare Patty Pravo, vera icona della canzone italiana, pronta a tornare sul palco dell’Ariston con la sua inconfondibile eleganza. L’artista veneziana, che non ha mai nascosto il suo affetto per Conti, avrebbe già dato un primo assenso di massima.

    Sul fronte “millennials”, invece, il nome più caldo è quello di LDA, all’anagrafe Luca D’Alessio, figlio d’arte del più celebre Gigi. Il giovane cantautore, che aveva già partecipato alla kermesse nel 2024, sarebbe tra i primi a essere stati contattati per la prossima edizione.

    A completare il quadro, una conferma di spessore: Ermal Meta, vincitore di Sanremo 2018 insieme a Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”. Il cantautore di origini albanesi sarebbe pronto a tornare in gara con un brano dal forte contenuto emotivo, come nel suo stile.

    Tra le indiscrezioni che circolano negli ambienti Rai, si parla anche di altri possibili ritorni eccellenti e di un paio di debutti a sorpresa. Ma, come sempre, Conti mantiene il più assoluto riserbo, limitandosi a promettere un Festival “autentico, elegante e pieno di buona musica”.

    Il conto alla rovescia verso Sanremo 2026 è appena iniziato, ma al Teatro Ariston la febbre è già alta.

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