Televisione
Gianluigi Nuzzi prende il pomeriggio di Canale 5: “Dentro la notizia cambierà il modo di raccontare l’attualità”
Nuovo titolo, nuovo conduttore e una formula che si preannuncia lontana dall’infotainment. Nuzzi punta a svelare i retroscena delle storie che segnano il Paese.
Cambio di rotta per il pomeriggio di Canale 5. Dopo anni di Pomeriggio Cinque, il talk di infotainment lascia spazio a un nuovo format dal titolo Dentro la notizia. Alla guida, dal 1° settembre, ci sarà Gianluigi Nuzzi, volto di punta di Quarto Grado e giornalista abituato a scavare nei dossier più delicati di cronaca e attualità.
L’annuncio è arrivato a sorpresa direttamente dai profili social di Nuzzi, con un video girato nello studio ancora in fase di allestimento. “Amiche e amici, sono qui nel nuovo studio che ospiterà il programma di informazione tutti i pomeriggi su Canale 5 – ha esordito –. Le scenografie le dobbiamo ancora allestire, il titolo però non è più una sorpresa: si chiamerà Dentro la notizia”.
Un cambio di titolo che segna anche un cambio di registro. Nuzzi, che prende il posto di Myrta Merlino e, prima ancora, di Barbara d’Urso, promette di abbandonare le logiche leggere dell’infotainment per puntare su inchieste e approfondimenti. “Insieme entreremo nei racconti delle notizie che ogni giorno, come un mosaico, compongono il nostro Paese – ha spiegato –. Tutti i pezzettini devono arrivare bene insieme e così noi arriveremo alla verità”.
Il nuovo format, in onda dal lunedì al venerdì alle 17, punta a miscelare ritmo televisivo e taglio giornalistico, con servizi, ospiti e collegamenti che privilegiano la sostanza alla spettacolarizzazione. L’obiettivo dichiarato è conquistare un pubblico che cerca informazione diretta e credibile, anche nella fascia pomeridiana tradizionalmente più votata all’intrattenimento.
Per Nuzzi, è una sfida inedita: passare dalla prima serata alla quotidianità del day time, mantenendo però il suo marchio di fabbrica fatto di indagini e attenzione ai dettagli. Una scommessa che Mediaset sembra voler giocare proprio nel segno di un’informazione più verticale e meno di colore.