Televisione
Il contorno spettacolare: perché “La ruota della fortuna” è diventata la vera prima serata della tv italiana
“La ruota della fortuna” contro “Affari tuoi” non è solo una sfida di ascolti, ma il segno di una mutazione televisiva. Quella fascia oraria, una volta considerata semplice anticamera del prime time, è diventata il suo cuore pulsante: più breve, più brillante, più redditizia. E il segreto è sempre lo stesso: il “contorno spettacolare”.
È da quando è iniziato lo scontro tra La ruota della fortuna e Affari tuoi che si ha la sensazione di assistere a una prima serata anticipata. La fascia dell’access prime time, quella mezz’ora tra telegiornale e fiction, è ormai diventata il vero campo di battaglia della tv italiana. Non solo per la durata o per gli investimenti pubblicitari, ma perché in quell’intervallo si concentrano oggi creatività, ritmo e identità di rete.
La ruota della fortuna, rilanciata da Gerry Scotti su Canale 5, ha riportato in auge il grande quiz popolare. Dopo il debutto su Odeon e il passaggio storico del 1989 con Mike Bongiorno, il format è stato aggiornato con una regia più dinamica, una scenografia luminosa e un’orchestra che accompagna i concorrenti come in un piccolo varietà. Lo chiamano “game show”, ma è ormai uno spettacolo completo, con la “ruota delle meraviglie” a fare da climax emotivo e un pubblico che partecipa come fosse in teatro.
Il parallelo con Affari tuoi, condotto da Stefano De Martino su Rai 1, è inevitabile. Entrambi i programmi non si limitano al gioco, ma raccontano piccole storie, emozioni quotidiane, personaggi da romanzo popolare. È la tv che torna a essere racconto, quella che Mike Bongiorno chiamava “il contorno spettacolare”: non la domanda o la vincita, ma tutto ciò che accade intorno.
Mike lo aveva capito prima di tutti, trasformando il format americano The $64,000 Question in Lascia o raddoppia?. Un quiz di mezz’ora divenne un evento serale, grazie alla capacità di dilatare il tempo e costruire un rituale collettivo.
Oggi la lezione è la stessa. Scotti e De Martino portano avanti quella tradizione con nuovi mezzi, in diretta quotidiana e nell’era dei social, ma la formula vincente non è cambiata: rendere ogni concorrente un personaggio e ogni domanda una storia. È lì che si gioca, oggi, la vera prima serata.