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Bufera sulla Nba: 37 arresti per scommesse illegali e legami con la mafia. Coinvolti Billups, Rozier e Jones
L’inchiesta “Operation Nothing But Bet” scuote il basket americano. Tra i 37 arrestati anche il coach dei Portland Trail Blazers Chauncey Billups, la guardia dei Miami Heat Terry Rozier e l’ex Nba Damon Jones. Secondo l’Fbi, Bonanno, Gambino, Lucchese e Genovese avrebbero gestito scommesse e poker truccati.
La nuova stagione Nba è iniziata da appena due giorni, ma il mondo del basket americano è già travolto da uno scandalo senza precedenti. L’Fbi ha arrestato 37 persone nell’ambito di una maxi inchiesta su scommesse illegali, frode e riciclaggio di denaro che, secondo gli inquirenti, coinvolge direttamente quattro storiche famiglie mafiose italoamericane: i Bonanno, i Gambino, i Lucchese e i Genovese.
Tra i fermati figurano nomi noti dell’universo Nba: Chauncey Billups, oggi coach dei Portland Trail Blazers e membro della Hall of Fame, Terry Rozier, guardia dei Miami Heat, e Damon Jones, ex giocatore dei Cleveland Cavaliers e attuale membro dello staff tecnico del club dell’Ohio.
Il direttore dell’Fbi Kash Patel non ha usato giri di parole: “È una storica operazione che intreccia Nba e Cosa Nostra. Queste pratiche durano da anni, perfino a livello internazionale”. Due le indagini parallele, battezzate con ironia Operation Nothing But Bet e Operation Zen Diagram.
La prima riguarda scommesse clandestine legate a prestazioni sportive alterate. Secondo l’accusa, alcuni giocatori avrebbero fornito informazioni riservate per pilotare risultati e piazzare puntate illecite. La seconda, invece, porta nel mondo del poker online truccato con sistemi “high tech”: lenti a contatto speciali e tavoli a raggi X in grado di rivelare le carte degli avversari.
Billups sarebbe coinvolto nel primo filone, Rozier nel secondo. Il suo arresto è avvenuto dopo una partita persa a Orlando: secondo gli inquirenti, avrebbe partecipato a un giro di frodi sportive e scommesse clandestine con base a Miami.
Ma il dettaglio più inquietante riguarda il legame con la mafia. Le famiglie avrebbero agito come veri e propri “uffici crediti” del sistema, recuperando denaro e trattenendo percentuali sugli introiti. “Cosa Nostra è viva — ha detto Patel — e si è riciclata nel business delle scommesse sportive”.
A completare un quadro già drammatico, anche in Europa si registrano arresti: in Serbia è finito in manette Uros Nikolic, arbitro di Eurolega, accusato di appartenere al gruppo criminale “Vracarci”. Un terremoto che rischia di minare la credibilità del basket mondiale, travolto da una rete di soldi, mafia e corruzione.
